A Fuseum Perugia omaggio a Brajo Fuso



(ANSA) - PERUGIA, 13 FEB - Dagli esordi figurativi degli anni '40 alle stagioni più note, come quella delle Straticromie, dei Cromoggetti, dei Legni o della fase spaziale. Dalle stravaganti ceramiche alle sculture antropomorfe, fino alle irriverenti opere realizzate con le cicche e i cerini. E poi il Pittocromo, lo spazio in cui riflettere e creare, completamente rinnovato. A partire dal 21 febbraio, con un nuovo allestimento di 117 che si snodano lungo 13 sale, il Fuseum, la casa museo dell'artista perugino Brajo Fuso (1899 - 1980), rende omaggio al suo creatore a 120 anni dalla nascita presentando al pubblico la nuova galleria interna permanente. In questo parco-museo di circa 13.000 metri quadri situato tra i colli di Perugia e creato a partire dagli anni '60 dall'artista stesso assieme alla moglie Bettina Rampielli, il nuovo allestimento (a cura di Alessandra Migliorati e Andrea Baffoni) testimonia la maestria di Brajo Fuso nel realizzare opere d'arte con materiali di scarto, dando a essi nuova vita. Negli ampi spazi del Fuseum, che prende il nome dalla fusione del cognome dell'artista con il sostantivo museum, si celebra dunque la poetica del riciclo e dell'oggetto ritrovato, su cui Brajo Fuso basò tutta la sua sperimentazione artistica.   









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