In Sardegna assegnati a giovani altri 647 ettari di terre



(ANSA) - CAGLIARI, 15 GEN - Quindici terre incolte o inutilizzate tra Alghero, Arborea, Arbus, Gonnosfanadiga, Luras, Marrubiu, Palmas Arborea, San Basilio, San Vito, Serramanna, Siliqua e Villasor vengono concesse in affitto agevolato per 15 anni (rinnovabile una sola volta) ad altrettanti vincitori (under 40) del secondo bando "Terra ai giovani", undici dei quali hanno firmato a Villa Devoto il contratto di locazione. Gli altri quattro saranno convocati appena si chiuderanno alcuni ricorsi. In totale si tratta di 647 ettari. Fra le proprietà anche due ex siti militari a Siliqua e Villasor ripresi in carico dalla Regione dopo la dismissione. "Di un totale di 1300 ettari messi a disposizione, altri circa settecento vanno in produzione - ha dichiarato il presidente della Regione, Francesco Pigliaru - questo è il segnale di come ettari fermi possano oggi creare occupazione". Per questo secondo bando erano pervenute negli uffici dell'Agenzia Laore Sardegna (incaricata di indire il procedimento di evidenza pubblica per l'assegnazione delle terre e di gestire i relativi contratti) 240 richieste, il doppio rispetto alla prima edizione del 2016 quando le domande furono 128. "Abbiamo selezionato terre non utilizzate da nessuno - ha spiegato l'assessore all'Agricoltura, Pier Luigi Caria - un modo per aprire spiragli per i nostri giovani che invece di andare via dall'Isola, possono avere una prospettiva nel settore dell'agricoltura produttiva, di precisione e culturale". L'assessore agli Enti locali, Cristiano Erriu, ha osservato che "il bando Terra ai giovani rientra nel quadro strategico sulla gestione ottimale del patrimonio della Regione, al quale da tempo lavoriamo: abbiamo cercato di togliere la polvere a questi gioielli di famiglia". Cosa produrranno i quindici assegnatari? Si va dalle ortive della Società agricola Domo Binca, alle piante da frutto della Agricola Nure. Altri esempi: il foraggero-zootecnico del coltivatore Fabio Gioi, l'allevamento di asini allo stato brado dell'agronoma Paola Ruda.(ANSA).









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