Volley A2 femminile

Silvia Fondriest: «Pronte al salto in A1, anche la società lo sarà» 

La capitana della Delta Informatica Trentino svela i segreti della vittoriosa rimonta su Ravenna: «Abbiamo difeso come facevano loro, quando partiamo è difficile fermarci»


Maurizio Di Giangiacomo


18 punti, 64% in attacco, 4 muri. E ha messo giù anche il pallone della vittoria. A ben guardare, con buona pace dell’opposto Vittoria Piani, l’mvp della Delta Informatica Trentino, in occasione della splendida vittoria in rimonta sull’Olimpia Teodora Ravenna (3-1), è stata Silvia Fondriest. Una prova da vera capitana per la 31enne centrale roveretana per un successo che mette definitivamente le ali alla capolista gialloblù, che ora vanta 5 punti di vantaggio sulle romagnole e addirittura otto sul Mondovì, terzo in classifica. E che ribadisce, qualora ce ne fosse bisogno, quali siano gli obiettivi della squadra di Matteo Bertini.

Silvia Fondriest, una grande partita anche dal punto di vista personale: con quei numeri, forse il titolo di mvp spettava a lei.

Grazie. È stata per tutte una partita molto coinvolgente dal punto di vista emotivo.

Come ci si sente dopo una rimonta di questo genere?

Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile. Nel primo set abbiamo commesso tantissimi errori, poi siamo riuscite a ridurli. A livello di testa è molto difficile trovarsi di fronte un avversario che difende tanto come ha fatto Ravenna, la chiave di volta è stato cominciare a farlo anche noi.

Al di là dei vostri errori, avevate di fronte una signora squadra.

Sì, loro sono forti sia sulla carta che in pratica. Domenica a brillare è stata la Bacchi, ma sono tanti i loro punti di forza. Lei è una trascinatrice, la difesa è il fondamentale che dimostra quanta voglia di vincere hai e lei ne aveva davvero tanta.

Ci spiega come siete riuscite a “girare” la partita?

Matteo (coach Bertini, ndr) ha grandi meriti, è bravo ad avere il polso del momento, sa quando spingere e quando invece tranquillizzarci, in base al momento. Lui è una chiave importante dei nostri successi e quella di domenica non è stata l’unica partita che siamo riuscite a vincere grazie a lui. Noi siamo una squadra giovane ma molto tenace, quando riusciamo a condurre la partita sui binari a noi più congeniali è difficile fermarci.

Siamo rimasti colpiti dal lavoro effettuato da Bertini, nel corso della partita, con la Melli e con la sua compagna di reparto Furlan: le ha sostituite e quando sono rientrate hanno saputo mettere in campo il meglio di loro stesse.

Lui ci conosce molto bene. Valentina (Barbolini, ndr) entra spesso al posto della Melli in seconda linea perché è un difensore molto esperto ed è sempre pronta. La cosa bella è che Giulia (Melli, ndr) ed Eleonora (Furlan, ndr) sono consapevoli che in certi momenti la squadra ha bisogno del contributo di giocatrici diverse e lo accettano. Eleonora era un po’ in difficoltà, Francesca (Cosi, ndr) è stata bravissima, quando la Furlan è rientrata era molto più lucida. Questa solidarietà tra di noi è una cosa che abbiamo costruito, è molto importante.

Come ci hanno già rivelato Piani e Moncada, il rapporto con coach Bertini è ottimo.

Il feeling con lui è stato buono fin dall’inizio, ma anche la fiducia tra noi e il tecnico è una cosa che si costruisce. Mi piace come tecnico e come gestione, mi piace che abbia sottolineato come la Delta Informatica non sia solo una squadra di grandi individualità ma anche un grande gruppo. Contro Ravenna siamo andate tutte in doppia cifra: merito della palleggiatrice, ma anche del collettivo.

È l’anno buono?

Non mi sembra che la società stia nascondendo i propri obiettivi, le dichiarazioni della vigilia sono state chiare. Io non posso dire che sarà l’anno buono, diciamo che – per come stiamo giocando – sarebbe un peccato se non lo fosse.

La promozione in Serie A1 comporterebbe una crescita a livello economico/finanziario. Crede che la società sia pronta anche da quel punto di vista?

Io ovviamente non faccio parte dello staff dirigenziale, quello che vedo è che la società non si sta nascondendo. Io credo che, dopo tanti anni, sia pronta anche al salto in A1. Sappiamo che sarebbe un impegno economico importante, ma i nostri dirigenti non parlano a vanvera, hanno i piedi per terra.

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