Secondo opposto, per l’Itas Trentino c’è l’ipotesi Djuric

TRENTO. Sarà quasi sicuramente straniero e potrebbe rispondere al nome di Mitar Djuric il secondo opposto dell’Itas Trentino per la stagione 2019/2020. Un cavallo di (doppio) ritorno per avere...


Maurizio Di Giangiacomo


TRENTO. Sarà quasi sicuramente straniero e potrebbe rispondere al nome di Mitar Djuric il secondo opposto dell’Itas Trentino per la stagione 2019/2020. Un cavallo di (doppio) ritorno per avere qualche garanzia in più, quale rincalzo di Luca Vettori.

Uomo dei trionfi Itas

Il greco-bosniaco, a Trento nelle stagioni dei trionfi tra il 2011 e il 2013, tornò a vestire la maglia bianca dei cinque volte campioni del mondo al termine della stagione 2014/2015, giusto in tempo per prendere parte al quarto successo tricolore dell’Itas (il secondo per lui, che a Trento ha vinto anche un Mondiale per Club e due Coppe Italia), sempre con Radostin Stoytchev in panchina. Rimasto ai gialloblù nella stagione 2015/2016, nelle due successive militò sempre in SuperLega nella Calzedonia Verona, prima di trasferirsi al Paok Salonicco. E siamo all’ultima stagione che, dopo l’ennesimo infortunio, Djuric ha concluso con la maglia dello Stade Poitevin Poitiers, nella massima serie francese.

Le ragioni del cuore

A riportarlo in Italia potrebbero essere anche le ragioni del cuore: l’ex azzurra Martina Guiggi, che ha sposato nel maggio del 2018, sta infatti per dargli un figlio. Tornando alle esigenze dell’Itas Trentino, la scelta di un secondo opposto straniero è quasi obbligata per la scarsa offerta sul mercato italiano. Detto che nelle scorse settimane per quel ruolo si è fatto anche il nome del francese della Calzedonia Verona Boyer (che però, a quel punto, rischierebbe di diventare il primo), va ricordato il fatto che l’Itas è attesa anche dalla Champions League, dove potrebbe schierare tutti gli stranieri a disposizione, senza limitazioni. In SuperLega, per inserire Djuric (o un altro opposto con passaporto straniero) Lorenzetti ha comunque la possibilità di alternare Codarin (o il possibile rientrante Galassi) al centrale serbo Lisinac.

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