Automobilismo 

Pintarally, un San Martino da ricordare 

Sul podio di classe Lunelli-Morelli, Capuzzo-Gilli (primi) e Ravanelli-Dal Dosso



TRENTO. Il bilancio della scuderia Pintarally Motorsport alla 38esima edizione del Rally S. Martino di Castrozza è del tutto positivo. Federico Manica con Milena Danese alle note, sulla Suzuki Swift 1600 del “Progetto Giovani” ha concluso la gara con un 5° posto di classe R1B 6° di Trofeo Suzuki Cup.

Rino Lunelli con Valentino Morelli sul sedile destro porta a casa un terzo posto di classe RS TB1.0, sulla fida Swift 1.0TB, e l’ottavo posto di Suzuki Cup.

Ottavo posto di classe WRC per Pierleonardo Bancher al via con la Ford Fiesta WRC. Navigato da Giandomenico Longo, ha raggiunto il suo obiettivo: «Puro divertimento – esordisce Bancher – Una stagione fantastica. È stata la nostra 16esima partecipazione alla gara di casa. Dopo un sofferto primo giro, è stato sostituito un giunto anteriore e siamo ripartiti con la Fiesta perfetta. Sul passo Manghen abbiamo abbassato il crono di un minuto e 30 secondi. Grande spettacolo sulla Gobbera con traversi e poi l’emozione dell’arrivo sul podio con gli amici della San Martino Corse che ci festeggiavano. Senza un graffio sulla macchina».

Maurizio Capuzzo e Federica Gilli alle note, con Opel Adam Cup R1 conquistano il primo posto di classe RS 1.6TB. «Per me era un rientro dopo 3 anni di stop – spiega Capuzzo – È stata un esperienza intensa, per il “peso” di portare all’esordio un’auto nuova per i rally italiani e per il dovere di portarla integra all’arrivo. Vorrei ringraziare Silvano, per l'aiuto prima e durante la gara, ed i preziosi i consigli. Vorrei ringraziare gli “angeli in blu Pintarally” per tutto, dall’aiuto con gli adesivi all’assistenza in gara, e la preziosa collaborazione di Federica con cui abbiamo formato un equipaggio con la E maiuscola. Davvero grazie a tutti, anche a chi era presente lungo le strade».

Devis Ravanelli e Elsa Dal Dosso con una Renault Clio Williams GR.A. hanno centrato il secondo posto di classe E7 con un 26esimo assoluto. «È stato un rally abbastanza complesso per me – dice Ravanelli – Bagnato alla spettacolo, poi molti problemi con i freni iniziati sulla discesa del primo passaggio sul Manghen quando il pedale è andato a fine corsa a vuoto... Nonostante ciò siamo riusciti a resettare e staccare qualche primo tempo di classe sui successivi passaggi ed a migliorarci».















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