Paris re anche senza la coppetta 

Sci alpino, finali di Coppa del Mondo. L’altoatesino vince anche la discesa di Soldeu, terzo successo consecutivo, sesto stagionale, 15esimo in carriera, ma lo svizzero Feuz (sesto) difende il primato nella classifica di specialità. Oggi “Domme” può vincere quella di superG



SOLDEU (ANDORRA). Il re è lui, al di là della classifica. Dominik Paris trionfa ancora: alle finali di Coppa del mondo sull’inedita pista di Soldeu, l’azzurro ottiene il terzo successo consecutivo dopo la doppietta di Kvitfjell, il sesto stagionale e il 15esimo in carriera. Su otto discese disputate nel corso dell’anno, ne ha vinte quattro, la metà esatta. Pazienza se l’assalto alla coppa di specialità si è rivelato impossibile, esattamente come aveva previsto lui: Beat Feuz, che era salito sei volte consecutive sul podio prima di ieri, non fa la miglior gara della propria vita, ma basta il sesto posto per tenere a distanza l'altoatesino che chiude a 520 punti contro i 540 dell’avversario. Considerando lo stato di forma di Paris, resta il piccolo rimpianto per la cancellazione della tappa di Garmisch e del successivo recupero a Kvitfjell, ma Domme ha di che consolarsi, a partire dal fatto che il dodicesimo successo in carriera in discesa lo proietta in testa alla graduatoria italiana all time insieme a Ghedina, trasformandolo nell’azzurro più vincente di sempre nella specialità.

La gara di Domme

A Soldeu ha fatto la differenza soprattutto tra il primo e il secondo intermedio e poi, come sempre, nel tratto scorrevole finale: dopo una partenza non velocissima, con l’11esimo tempo al primo rilevamento, nel tratto successivo ha disegnato linee perfette che gli hanno fatto guadagnare velocità, poi ha proseguito la propria gara senza sbavature e si è messo alle spalle il campione del mondo Kjetil Jansrud di 34 centesimi e l’austriaco Otmar Striedinger, al secondo podio stagionale dopo Kitzbühel, di 41. Poi tutti gli altri sono molto vicini, con Mauro Caviezel che paga 48 centesimi e chiude quarto davanti appena un centesimo rispetto a Kriechmayr, mentre Feuz precede Ferstl, Kilde, Janka e Ganong, tutti racchiusi nello spazio di 13 centesimi.

Le parole dell’altoatesino

«Direi che è andata benissimo, vincere l’ultima gara non è stato facile, ma ho tirato fuori il massimo ed è andata bene – ha commentato Paris – La coppa di specialità? Beat Feuz ha fatto il suo, qui ha ottenuto il peggior risultato ed è arrivato sesto, è andato molto forte in tutta la stagione, è stato sempre sul podio, tranne in due gare. Io ho sbagliato due-tre gare, fa parte del gioco, dovevo essere più continuo. Ma sono contento della mia stagione e di come sia finita. In Val Gardena ho lasciato tanto, è lì che ho perso la coppa, ma anche a Beaver Creek e a Wengen non ho fatto benissimo. A inizio stagione è difficile trovare l’equilibrio, a Beaver Creek c’erano condizioni diverse e ho fatto più fatica, in Val Gardena c’è una pista che non si adatta alle mie caratteristiche, poi da Bormio in poi ha funzionato tutto e mi sono divertito un sacco fino alla fine. È stata una stagione fantastica, molto più di quanto mi aspettassi. Sono felicissimo. Mi diverto molto a sciare: provo a interpretare bene tutti i tracciati, a spingere dall'inizio alla fine e ad avere delle buone linee».

Innerhofer 17esimo

Christof Innerhofer finisce 17esimo, fuori dalla zona punti visto che alle finali solo i primi quindici al traguardo muovono la classifica. Su una pista relativamente facile, non è riuscito a fare la differenza nel tratto centrale, quello più tecnico: chiude sesto nella classifica di discesa perdendo due posizioni all’ultima gara. Proverà a rifarsi nel superG di oggi (ore 12, diretta tv Raisport ed Eurosport), disciplina nella quale Dominik Paris è al comando della classifica di specialità e ha in mano la coppetta.













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