ciclismo 

Moscon, “processo” il 9 aprile 

Caso Reichenbach: l’Uci conferma l’audizione del noneso



TRENTO. Il prossimo 9 aprile, all’indomani della Parigi-Roubaix, la commissione disciplinare dell’Unione ciclistica internazionale ascolterà Gianni Moscon sul cosiddetto “caso Reichenbach”: lo ha confermato nelle scorse ore il presidente della stessa Uci, David Lappartient, interpellato a proposito dai colleghi de La Gazzetta dello Sport. «So che il 9 aprile la commissione disciplinare Uci ascolterà il corridore, chi lo accusa e anche eventuali testimoni. Si confrontano due posizioni opposte: o bianco o nero».

E cioè: Gianni Moscon ha in qualche maniera provocato la caduta di Sébastien Reichenbach alla scorsa Tre Valli Varesine; oppure non c’entra nulla e quelle del ciclista svizzero della Fdj sono accuse gratuite, magari ancora legate all’affaire che l’anno scorso ha travolto il noneso del Team Sky, quello delle offese di stampo razzistico rivolte a Kevin Reza. Come forse ricorderete, fu proprio Reichenbach, con un tweet diventato poi “virale”, a svelare al mondo del ciclismo l’atteggiamento di Moscon. Che si scusò con Reza e tutti i suoi colleghi, scontò i due mesi di squalifica e poi tornò a correre, risultando uno dei più preziosi gregari di Chris Froome alla Vuelta di Spagna, conquistando il titolo italiano a cronometro e salendo sul podio anche al “Lombardia”. Nel frattempo, assieme al caso di Moscon, in casa Sky è esploso quello della positività del britannico alla corsa a tappe spagnola. E il sospetto è che la pressione di parte dell’opinione pubblica sul “caso Reichenbach” possa essere stata amplificata proprio dalle “grane” del capitano.















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