Moscon, “bis” al Toscana con vista sul Mondiale 

Strepitoso successo del noneso del Team Sky: scatta con Bardet in salita, tiene distanti i contrattaccanti e trionfa in volata sul traguardo di Pontedera


di Luca Franchini


Gianni Moscon è in forma Mondiale. Dopo il successo conquistato sabato scorso alla Coppa Agostoni, il 24enne noneso del Team Sky si è ripetuto ieri al Giro della Toscana, sul traguardo di Pontedera. Lo ha fatto a modo suo, selezionando il gruppetto dei migliori in salita e poi superando nel decisivo sprint a tre i due compagni d’avventura degli ultimi chilometri Romain Bardet e Domenico Pozzovivo, trainati al traguardo dal “trattore di Livo”, come viene soprannominato dai suoi tifosi.

Trattore perché infaticabile e ora letteralmente esploso, dopo aver digerito la pesante squalifica di cinque settimane comminatagli al Tour de France. Moscon ha saputo tradurre la delusione in rabbia, dimostrandosi maturo, quanto meno sotto il profilo sportivo e agonistico. Il noneso ha risposto sul campo, ha spazzato via le polemiche con due successi nelle tre corse a cui ha preso parte dopo il rientro, nel breve volgere di pochi giorni.

Durante le cinque settimane di stop forzato, Gianni si è ritirato in altura al Passo dello Stelvio, dove si è allenato duramente con il solo obiettivo di tornare a essere quello che, già alle prime pedalate tra i professionisti, aveva dimostrato di poter essere. Un predestinato. Un vincente. La prima stretta di mano ricevuta dopo aver tagliato la linea d’arrivo è stata quella del commissario tecnico Davide Cassani che, con Vincenzo Nibali e Fabio Aru apparentemente lontani dalla miglior condizione, ha trovato proprio nel trentino l’uomo a cui consegnare la “fascia” di capitano per la corsa iridata di Innsbruck. Il percorso austriaco è impegnativo, duro, ma non più di quanto lo sia Moscon, che quest’anno ha lavorato sodo per migliorare in salita, perdendo anche qualche chilo di peso.

Le prime importanti indicazioni sono arrivate sabato alla Coppa Agostoni. Ieri nuove conferme. Il trentino ha fatto la differenza nella terza e ultima scalata al Monte Serra e, a una trentina di chilometri dal traguardo, si è trovato al comando con il solo francese Romain Bardet. I due, in discesa, sono stati raggiunti da Domenico Pozzovivo, tra i papabili per una maglia azzurra a Innsbruck. Dopo 203 chilometri, la corsa si è decisa con uno sprint a tre, dominato da Gianni Moscon, che pure si era dovuto sobbarcare buona parte del lavoro per evitare che da dietro rientrassero altri corridori. Il trentino non ha fatto troppi calcoli, anche perché all’inseguimento c’era un drappello di diciannove atleti, in cui trovavano posto pezzi da novanta come Diego Ulissi, Giovanni Visconti, Matej Mohoric e Mathias Frank. Nulla da fare per loro, così come per l’altro trentino in gara, il giudicariese Iuri Filosi, a lungo in fuga e ultimo a mollare dell’iniziale gruppo di testa, quando il Team Sky ha acceso la miccia.

Per Moscon, quella di ieri è la quinta vittoria tra i professionisti, dopo il successo della scorsa settimana alla Coppa Agostoni, la vittoria di tappa e nella classifica generale all’Artic Race of Norway (2016) e quella conquistato ai campionati italiani a cronometro nel 2017, senza dimenticare il quinto posto alla Parigi-Roubaix e il terzo al Giro di Lombardia, sempre nel 2017. Oggi nuova corsa in Toscana, la Coppa Sabatini a Peccioli.

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