sabato sfida al rovereto al quercia  

Mori, sette partite e sei vittorie, ma Zoller  vuole quella nel derby

TRENTO. Difficile non parlare di “corazzata”, ma all’ombra di Montalbano non vogliono nemmeno sentir pronunciare quella parola. Il Mori Santo Stefano sta dominando il campionato di Promozione: sei...



TRENTO. Difficile non parlare di “corazzata”, ma all’ombra di Montalbano non vogliono nemmeno sentir pronunciare quella parola. Il Mori Santo Stefano sta dominando il campionato di Promozione: sei vittorie in sette gare, l’ultima delle quale è coincisa con il roboante 5 a 0 rifilato alla malcapitata Garibaldina. La settimana si concluderà con la sfida non più importante (siamo solamente all’ottavo turno), ma più “sentita” dell’anno, ovvero il derby contro il Rovereto, in programma sabato sera alle ore 20 allo stadio “Quercia”.

«È innegabile – sentenzia il tecnico tricolore Davide Zoller –: quella contro le “zebrette” è certamente una partita unica visto il blasone dell’avversario, ma è anche una sfida importante considerata l’attuale classifica delle due squadre. L’ho sempre sostenuto: il Rovereto è una neopromossa solamente sulla carta, ma in realtà è una delle big del campionato, per valore dell’organico, qualità di gioco espressa, ambizioni societarie e trascorsi storici. Sarà un bellissimo momento di calcio per tutta la Val Lagarina».

Sei vittorie in sette giornate e venti reti segnate con una media di quasi tre marcature a partite. Senza dimenticare che il Mori Santo Stefano ha conquistato anche il passaggio alle semifinali di Coppa Italia. «L’inizio di stagione è stato senza dubbio positivo – prosegue l’allenatore moriano – e i “numeri” sono positivi: la squadra sta esprimendo un buon calcio, abbiamo modificato il nostro modo di stare in campo per coinvolgere maggiormente nella fase di possesso anche difensori e centrocampisti e questa è la spiegazione del fatto che siamo riusciti a mandare in rete tanti giocatori, molti dei quali non sono attaccanti. Il campionato è complicato, livellato e – non è una frase fatta – non ci sono partite vinte in partenza. Rispetto all’anno scorso non vi sono più le “ammazzacampionato” tipo Rotaliana e ViPo Trento ma, allo stesso tempo, almeno cinque - sei formazioni attrezzate in grado di restare in alto sino alla fine. Per essere competitivi bisognerà essere continui e, ogni tanto, evitare di strafare: i pareggi conquistati nelle cosiddette giornate “storte” alla fine potrebbero fare la differenza», conclude Zoller.

LA CLASSIFICA: Mori Santo Stefano 18 punti; Aquila Trento e Rovereto 13; Gardolo e Alense 12; Borgo e Ravinense 11; Volano e Benacense 10; Nago Torbole 8; Porfido Albiano, Cavedine Lasino e Garibaldina 7; Sacco San Giorgio e Bassa Anaunia 6; Pergine Calcio 3. (d.l.)

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