L’Aquila non spicca il volo e scivola all’ultimo posto 

Buscaglia deluso dopo la sconfitta di Torino: «Meglio la ripresa, paghiamo gli episodi». L’ottimo Marble: «In difesa e a rimbalzo potevamo fare meglio»


di Federico Fuiano


Niente da fare, quest’Aquila non riesce proprio a spiccare il volo. Se le buone prove offerte prima della pausa avevano illuso qualcuno, facendo credere che questa squadra avesse finalmente superato le enormi difficoltà con cui aveva iniziato la stagione, la sconfitta subita sabato sera in quel di Torino può rappresentare un colpo pesantissimo per il prosieguo dell’annata bianconera. La formazione di Buscaglia, che ora occupa l’ultimo posto in classifica, non ha infatti saputo dare continuità agli ultimi buoni risultati ottenuti contro lo Zenit e la Dinamo Sassari prima della finestra Fiba. Come ci insegna la storia recente, quando la Dolomiti Energia affronta Torino non gioca mai partite banali e sabato ne abbiamo avuto conferma, visto che i piemontesi hanno avuto la meglio al termine di 40 minuti a dir poco rocamboleschi. Un canestro dell’ex Los Angeles Clippers Jamil Wilson ha regalato i due punti alla Fiat Torino e ha arricchito di un nuovo entusiasmante capitolo la saga tra le due squadre, così come il computo delle sconfitte esterne della Dolomiti Energia, che non ha mai vinto lontano dalla Blm Group Arena in campionato.

Se è vero che a tratti (leggi: i due quarti centrali da 54 punti totali) la formazione trentina ha mostrato ottime cose, allo stesso tempo bisogna sottolineare il peso di un risultato che è arrivato contro una formazione che perdeva consecutivamente da dieci gare. Quella ottenuta contro la Dolomiti Energia Trentino è stata infatti la prima vittoria in campionato di coach Larry Brown, che fin qui aveva vinto solo contro l’Aquila nella semifinale di Supercoppa Italiana (le altre due erano state colte da Galbiati).

È toccato invece al suo collega Maurizio Buscaglia fornire le proprie impressioni in seguito alla sfida giocata al PalaVela. «Contro la Fiat Torino abbiamo giocato un primo tempo discreto ma avremmo potuto metterci molta più energia, intensità e attenzione difensiva, perché volevamo attaccare Torino in campo aperto e transizione – ha commentato con delusione l’allenatore dell’Aquila Basket –. Nella seconda metà di gara siamo riusciti a farlo, difendendo più forte e correndo di più, ma poi quando siamo andati sopra di 9 lunghezze ci è mancata lucidità per gestire alcune situazioni. Quando si arriva ai finali punto a punto contano anche gli episodi e purtroppo noi abbiamo perso la gara».

L’autentica nota positiva della serata piemontese è rappresentata dall’ottima prestazione del redivivo Devyn Marble. Il giocatore statunitense, la cui posizione in questi mesi è stata messa più volte in dubbio, ha mostrato per la prima volta in stagione il suo talento e la sua qualità, mettendo a referto ben 29 punti. Se prima della pausa tutti gli altri giocatori aquilotti avevano fornito segnali di ripresa, Marble era l’unico che mancava all’appello e alla prima occasione utile ha risposto presente: si tratta di una notizia più che positiva per lo staff tecnico trentino, che ora sa di poter contare su un giocatore ritrovato. «Quella subita a Torino è una sconfitta che brucia, sabato abbiamo fatto una buona gara ma non ci è bastato per portare a casa i due punti – ha sottolineato l’esterno classe ’92 –. Torino ha trovato alcune giocate importanti nel finale, mentre a noi è mancata la capacità di sfruttare alcune situazioni in cui avremmo potuto fare di più. In difesa e rimbalzo certamente avremmo potuto fare meglio, ma la Fiat è una formazione molto fisica e non era facile tenerli lontano dai tabelloni».

Archiviata la trasferta piemontese, la truppa di Buscaglia prosegue nel suo tour lontano dalla Blm Group Arena e raggiunge in giornata Ankara, dove mercoledì scenderà in campo per giocare nella nona giornata di Eurocup contro i padroni di casa del Turk Telekom (palla due alle 18) per mantenere intatti i propri sogni di gloria europei.

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