L’Aquila annega ancora in laguna Domani è già ultima spiaggia 

Quarti di finale, gara 2. La più brutta Dolomiti Energia della stagione  esce sconfitta ancora più nettamente dal Taliercio (69-51). La Reyer Venezia conduce 2-0 la serie best of five, ai trentini serve una vittoria in gara 3 per allungare la serie, altrimenti sulla stagione calerà il sipario


Federico Fuiano


Una stagione appesa a un filo. La Dolomiti Energia Trentino esce con le ossa rotte dal Taliercio di Mestre per la seconda volta consecutiva, venendo sconfitta dai padroni di casa della Reyer Venezia anche in gara-2 dei quarti di finale playoff (69-51). Per i bianconeri, che ora si ritrovano con le spalle al muro, le speranze di accedere alla semifinale sono ridotte al lumicino. La lezione impartita ieri dai lagunari ai “Buscaglia Boys” è stata severissima, Venezia ha fatto emergere tutti i limiti di un’Aquila priva di idee in attacco, archiviando la pratica nel giro di due quarti e mezzo. La Dolomiti Energia ha vissuto una pessima serata al tiro, basti pesare che l’unico a finire in doppia cifra per quanto riguarda i punti è stato capitan Forray (11). Domani a Trento si giocherà gara-3, l’Aquila ha una sola opzione a sua disposizione, ovvero quella di vincere. Altrimenti in semifinale ci andrà la Reyer.

Avvio a rilento

De Raffaele, che deve rinunciare a Kennedy e Tonut, conferma il quintetto di gara-1 e alla palla a due decide di schierare Stone, Haynes, Bramos, Mazzola e Watt, dall’altra Buscaglia fa lo stesso e parte con Craft, Marble, Gomes, Pascolo e Hogue. In avvio entrambe le squadre hanno le polveri bagnate, il pallone, data anche la posta in palio, pesa evidentemente più del solito e a sbloccare la situazione ci pensa Pascolo dalla lunetta dopo più di due minuti di gioco. Il primo canestro dal campo, firmato da Watt, arriva invece dopo ben quattro giri di lancette, mentre la sfida fatica a salire di colpi visto che le difese hanno la meglio sugli attacchi. I due allenatori decidono quindi di allungare le rotazioni e proprio da un panchinaro, Jovanovic, arriva la prima realizzazione dal campo per gli ospiti che, nonostante il buon impatto del lungo serbo, alla prima pausa sono sotto per 15-11.

Trento non vede il canestro

Come accaduto in gara-1, infatti, Trento fatica terribilmente a trovare il fondo della retina e l’immagine delle sue difficoltà è rappresentata alla perfezione dalla stoppata subita da Craft: Venezia ne approfitta e Haynes sentenzia dall’arco per creare il primo allungo (20-13 al 12’). Dopo il timeout di Buscaglia - che nel frattempo ha svuotato tutta la sua panchina - la musica però non cambia, i padroni di casa prendono sempre più fiducia, macinano gioco e trascinati dalle giocate di Daye (alla fine top scorer con 15 punti) e Haynes arrivano all’intervallo sul 34-21.

Venezia dilaga

Il primo squillo di Marble inaugura la seconda parte di gara, il prodotto di Iowa segna 4 punti di fila che inducono De Raffaele a chiamare timeout. Le giocate del numero uno rappresentano però un fuoco di paglia, Venezia risponde immediatamente e l’Aquila, invece, ricomincia a litigare col canestro e scompare gradualmente dal campo. I padroni di casa hanno infatti vita facile e dilatano il loro vantaggio, Vidmar segna da sotto e fa 43-26 (al 25’). Forray prova a scuotere i suoi con la prima tripla della serata aquilotta, ma il suo sforzo è inutile. Nel finale i padroni di casa rimangono in controllo, toccano anche le 21 lunghezze di vantaggio e costringono Trento ad alzare bandiera bianca. Finisce 69-51, 2-0 Reyer.

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