Il Marzola inciampa sui Ponti di Peschiera 

Serie B2 femminile. La formazione della collina di Trento lotta con grande orgoglio ma in riva  al Garda veronese cede per 0-3. Coach Di Nardo: «Ripartiremo dagli aspetti positivi della partita»



Povo. Lo scotto dell’esordio. Il Marzola Videoerre lotta con le unghie e con i denti ma alla fine deve arrendersi in tre set all’Orotig Peschiera Ponti, che fa valere tutta la propria esperienza in categoria e castiga sonoramente le ragazze della squadra trentina, che giocano alla pari per due terzi di match, “perdendosi” però nei momenti “caldi”.

La cronaca

Nel primo set la tensione e qualche sorpresa sul fronte opposto giocano un brutto scherzo alle padrone di casa che faticano sin da subito in attacco e si ritrovano sotto (4-8 e poi 7-16) con le mantovane che si affidano soprattutto all’opposto Belle e alla banda Sbaraini, che passano regolarmente. Il finale (25-15) non fa una grinza.

Coach Di Nardo effettua un paio di cambi, inserendo Nalmodi in diagonale con Tuller e Penasa al centro al posto di Paoli e le cose vanno decisamente meglio con il Marzola che se la gioca punto a punto sino al 18 - 18. Poi le trentine vanno in “corto circuito”, commettendo quattro errori imperdonabili con la compagine ospite che ringrazia e si porta a casa anche il secondo venticinque.

Il match sembra aver preso una piega ben precisa ma la compagine targata Videoerre dimostra di avere personalità e, infatti, nella terza frazione Tuller e compagne spingono forte e guadagnano sei punti di margine (16-10). Sul più bello, però, la squadra della collina si fa venire il “braccino” del tennista: due ricezioni sbagliate e due “stampate” avversarie permettono all’Orotig di rientrare in corsa con le mantovane che poi s’impongono ai vantaggi.

Il commento del coach

«Peccato non aver raccolto punti all’esordio - commenta a fine gara il coach dellle trentine Marzola Videoerre Davide Di Nardo - e cercheremo di ripartire dagli aspetti positivi della partita. Ovvero la ricezione, che ha funzionato bene e ha permesso al nostro palleggiatore di disporre di più soluzioni. Cosa non ha funzionato? La gestione dell’attacco, con tanti errori evitabili che ci hanno impedito di essere efficaci come avremmo dovuto. E poi, passata l’emozione della prima di campionato, mi aspetto maggior tranquillità dalla prossima gara: abbiamo cominciato il match molto contratte, a differenza delle nostre avversarie, che hanno messo in campo tutta l’esperienza di cui dispongono». D.L.













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