Il gol del Tamai è una condanna: il Trento torna in Eccellenza 

Sconfitta fatale. Al «Briamasco» lo scontro fra ultima e penultima vede l’affermazione dei friulani che, pur di misura, così possono sperare mentre per i gialloblù l’aritmetica cancella anche le più flebili speranze A 2 giornate dalla fine chiusa una stagione iniziata male e...finita peggio


Lorenzo Di Domenico


Trento. Si è spezzato il sottile filo a cui erano appese le speranze di salvezza del Trento. L’aritmetica ormai non lascia più scampo e il Trento torna in Eccellenza. A condannare i gialloblù una rete di Denis Maccan, la vittoria del San Donà contro il Belluno e, soprattutto, la completa mancanza di grinta mostrata in campo dagli aquilotti. Al termine dei 90’ il risultato di 0-1 appare più che giusto, dopo una gara sconcertante per la sua piattezza, quando gli uomini di Bodo avrebbero dovuto “dare tutto”.

Schieramento sorprendente.

Il Trento scende in campo con un 4-3-3 per diversi versi sorprendente: assente Trevisan, colpito da un attacco influenzale la notte prima, e panchina per Sanseverino, Petrilli, Panariello e Cristofoli, al loro posto, rispettivamente, Frulla, Roveretto, Sabato e Bosio. A essere pericolosi sono subito gli ospiti, che ci provano con Maccan su corner, con la sfera che si alza non di molto sopra la traversa, e con Terranova che si accentra e calcia dalla distanza trovando un attento Barosi. Il Trento prova a spingersi in avanti, ma i cross a cui tende ad affidarsi sono spesso preda dell’estremo difensore dei friulani; la prima conclusione dei gialloblù arriva al 24’ con Furlan che dalla distanza spara abbondantemente fuori dai pali difesi da Mason.

La prima frazione giunge al termine senza altri sussulti, con il Trento che fatica a costruire ed il Tamai che non crea molto più degli aquilotti.

Ripresa subito in salita.

La ripresa inizia come peggio non potrebbe per il Trento: un lancio di Terranova dalle retrovie imbecca Maccan, che brucia un Sabato troppo lento sullo scatto e infila Barosi, rivedibile nell’occasione, con un diagonale rasoterra. Il Trento non riesce a trovare la giusta reazione e mister Bodo butta nella mischia Ferraglia al posto di uno spento Baronio e Panariello al posto di Sabato. È il Tamai però a sfiorare il raddoppio, con De Anna che “liscia” la conclusione su assist dalla sinistra di un incontenibile Maccan. Verso la mezz’ora gli ospiti mancano per due volte il colpo del ko con Giglio, che prima si scontra con Maccan al momento di concludere e pochi minuti dopo si fa anticipare da Mureno davanti a Barosi.

Vano tentativo di riscatto.

I gialloblù provano a cambiare marcia con gli ingressi di Cristofoli e Sanseverino, ma non ci riescono, faticando a costruire vere e proprie occasioni da rete. La grande chance alla fine arriva sui piedi di Ferraglia, che tutto solo all’altezza del dischetto manca però clamorosamente l’impatto con la sfera. L’arbitro assegna ben sette minuti di recupero, che però servono solamente per l’ingresso, forse troppo tardivo, di Petrilli e per permettere a Sanseverino di rimediare un altro cartellino rosso per proteste.

A quel punto, resta spazio solo per il polemico applauso del «Briamasco» al triplice fischio che sancisce la retrocessione diretta in Eccellenza.

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