Dro, altro pari tra euforia e rabbia 

Rimontato dal Caravaggio. Partenza promettente con la prodezza di Aquaro (colpo di tacco) e il rigore che Brusco si procura e trasforma La ripresa a tinte buie comincia con il penalty che riavvicina i lombardi e finisce con l’espulsione di Proietto e il 2-2 siglato da Gritti nel recupero


Nicolò Coletti


Dro. Il Dro prosegue il suo campionato nel segno della X trovando tra le mura amiche il quinto pareggio consecutivo ed in particolare il terzo 2-2 in fila. Ma se nello scorso weekend era stata la compagine di Manfioletti a recuperare un duplice svantaggio in casa del Milano City, sono stati i gardesani ieri a subire la rimonta ed in una maniera non troppo dissimile da quanto accaduto nella sfida casalinga con l’Inveruno.

Dopo aver conseguito un duplice vantaggio, nella seconda frazione la formazione droata, prima vede dimezzarsi il proprio margine a causa di un rigore e poi subisce il pari nel recupero a seguito di un episodio contestato. Al 47’ infatti, il fischietto decide di non intervenire in occasione di un presunto fallo ai danni di Brusco e nel proseguo dell’azione espelle Proietto per un’entrata troppo vigorosa. Di lì a poco gli avversari, anche grazie alla superiorità numerica, trovano la rete del pari.

Un promettente inizio. Ad ogni modo ad iniziare meglio la contesa sono i droati che tessono la loro trama di gioco ma a farsi vivi per primi sono gli ospiti con Beu che al 5’ su cross di Concina prova la botta da posizione defilata e trova pronto Chimini. Il Dro avvertita la minaccia risponde ed alla vera prima occasione passa: all’8’ Salvaterra mette in mezzo un velenosissimo pallone basso su cui si fionda Aquaro che di tacco batte da pochi passi Mazzoli. Gli ospiti accusano il colpo e faticano a reagire. Il Dro prova allora a premere alla ricerca del bis, ma la punizione di Menolli al 21’ è fuori misura. Al 27’ è bravissimo Brusco ad ubriacare di finte Frana che è costretto a stendere l’esterno lagarino all’interno dell’area di rigore.

Raddoppio servito. Il direttore di gara non ha dubbi e concede il penalty che lo stesso Brusco trasforma con freddezza. La seconda rete non scuote gli ospiti che sembrano abbastanza spenti ed allora il Dro insiste. Al 31’ Brusco semina il panico sulla fascia e mette in mezzo per Aquaro, ma l’avanti non trova il tempo per concludere. Al 35’ arriva la risposta lombarda con Santonocito che rientra dall’esterno e lascia partire un preciso mancino su cui è prodigioso Chimini in tuffo. Al 46’ su azione di calcio d’angolo capitan Ischia rimedia un brutto colpo alla testa che lo costringe ad abbandonare il campo ed a chiedere l’intervento del personale sanitario. Nella ripresa riparte meglio il Caravaggio che si fa vedere all’7’ con Beu la cui acrobazia però è fuori misura. All’10’ Brusco scappa sulla sinistra ma il suo cross non è raccolto né da Aquaro né da Salvaterra. Al 17’ su cross di Messaggi il lombardo Grandi ruba il tempo alla difesa e viene steso all’interno dell’area piccola da Benamati.

Ecco la svolta. L’arbitro concede giustamente la massima punizione ed è lo stesso Grandi a trasformarla spiazzando Chimini. Il Dro prova a reagire ma la capocciata di Benamati al 21’ è fuori misura e quella di Kostadinovic al 27’ è parata senza patemi. Al 42’ gli ospiti si rifanno vivi con la botta dal limite di Messaggi che termina a lato di poco. Nel recupero una partita che sembrava oramai innocua sfugge di mano al Dro. Al 47’ Proietto interviene in scivolata per fermare un avversario e l’arbitro un po' troppo severamente lo spedisce sotto la doccia. Gli ospiti sfruttano subito l’uomo in più ed al 48’ trovano il 2-2 con una precisa staffilata dal limite di Gritti.













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