Deborah Chiesa al servizio per entrare tra le top 100

«È il mio sogno e mi alleno tutti i giorni per questo»


Alberto Giovannini


 TRENTO. Assieme a Sara Eccel, che è di due anni più grande e con la quale ha giocato nel fine settimana con il Ct Trento il girone finale dell'under 16, rappresenta il "nuovo" del tennis femminile trentino dopo l'uscita di scena della Santangelo. Deborah Chiesa, figlia di Alberto e di Sandra Maistri, che nel tennis ci guazzano da lunghi anni, si è ripresentata ai soci del club di piazza Venezia l'altra settimana durante il master. Reduce dalle semifinali raggiunte in singolare agli italiani per under 14, e dallo scudetto ottenuto nel doppio (il secondo in due anni), è andata vicinissima ad una spettacolare rimonta con la Eccel, mostrando una grossa personalità nonostante i due anni di differenza. Entrata da qualche mese nel giro azzurro, è del tutto evidente quindi che il tennis stia pian piano occupando gran parte delle sue giornate, anche a scapito di altri interessi che può coltivare una ragazzina di quattordici anni. "Passando sei ore a scuola la mattina e allenandomi praticamente tutto il pomeriggio a Caldaro, trovo abbastanza difficile riuscire a dedicarmi ad altre cose - spiega Deborah - Per il momento devo pensare solo al tennis, e se capita che salti un allenamento e debba rimanere a casa, ne approfitto per fare tutti i compiti che ho sul diario, in modo da portarmi avanti per l'intera settimana". E' giovane Deborah, ma forse qualche piccolo consiglio lo può dare alle ragazzine che si affacciano a questo sport. "No, non mi sento ancora in grado di dare consigli - spiega la Chiesa- Ho appena 14 anni, e quindi praticamente all'inizio di una possibile carriera". D'accordo, ma qualche segnale Deborah lo deve avere pure "captato" sostenendo quest'anno le prime prove di caratura internazionale, come quando in maggio si è aggiudicata sui campi del Parioli gli internazionali d'Italia per under 14. "Avendo appena compiuto 14 anni non ho molta esperienza di tornei pro - spiega la Chiesa - Tolti i campionati italiani, dopo aver giocato l'ultimo torneo per under 14 in luglio ho affrontato le qualificazioni di un 10 mila dollari a Innsbruck, e quelle di un altro 10 mila dollari a Bassano del Grappa. Differenze fondamentali non mi pare di coglierne al momento, ma è anche evidente che finora ho disputato quasi interamente attività junior". Atletica ed aggressiva nel gioco, soprattutto con il rovescio, e cresciuta moltissimo nell'ultimo anno anche sotto il profilo fisico, certamente Deborah ha la sua fonte di ispirazione in una delle giocatrici di vertice del circuito mondiale. "Mi piacciono tantissimo Serena Williams, Kim Clijsters e Ana Ivanovic - svela Deborah - Sono tutte e tre giocatrici molto aggressive, che spingono sempre la palla e che primeggiano soprattutto sulle superfici veloci. Io cerco di ispirarmi sempre a tutte e tre, anche se la mia preferita è indubbiamente Serena". Il rovescio, si diceva, è al momento il suo colpo migliore, ma in prospettiva c'è senz'altro qualche altro aspetto su cui si sta impegnando la giovane trentina. "Beh, a parte il rovescio - aggiunge la Chiesa - credo che anche il diritto sia migliorato negli ultimi tempi, e questo grazie alle grandi sedute di tecnica che facciamo a Caldaro". Per finire, c'è forse un obiettivo, oppure un sogno, che Deborah si sta già ponendo? "Mi piacerebbe riuscire ad entrare un giorno fra le top 100". Un sogno ma si può fare.













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