Cimarolli entra, la Caffarese esulta 

Il recupero di Seconda categoria - Girone A. Il bomber decide con una prodezza a inizio ripresa l’equilibrato derby con il Bagolino I ragazzi di Pelizzari si rilanciano nell’alta classifica, gli ospiti recriminano per un pari sfumato contro il palo e un rigore invocato e non concesso


Aldo Pasquazzo


Ponte caffaro. La Caffarese , davanti ad un folto pubblico, supera il Bagolino (1 a 0) e si porta a ridosso della capolista Alta Giudicarie. Il gol partita (al 7’ della ripresa) lo ha realizzato Matteo Cimarolli, che da una manciata di minuti aveva preso il posto di Damiano Gabusi. La scelta tattica di mister Pelizzari è stata insomma decisamente azzeccata. Ieri inoltre, sempre nel girone A di Seconda categoria, l’altra favorita Castelcimego nel recupero a Spiazzo con il Tre P ha vinto per 2 a 1, affollando l’alta classifica.

Ma, tornando al derby valsabbino di sabato, la Caffarese ha forse spinto di più rispetto e ha raccolto tre punti meritati, concretizzati da una giocata e da un gol di pregio. I verdeoro di casa (ieri l’altro però in maglia rossa) una buona chance l’avevano già avuta sul finire del primo tempo, quando un promettente scambio Luzzani - Festa era stata stoppato dall’arbitro Jacopo Ricci di Rovereto perché la palla aveva superato la linea che delimita il campo.

Il Bagolino, anch’esso nei piani alti della classifica, non ha demeritato e qualche rammarico se l’è portato a casa: Nabacino ha colto un palo alla fine della prima frazione, una girata di Pellizzari è stata neutralizzata alla grande dal giovane portiere Benini e Salvadori recrimina per un penalty non concesso. Ma al di là di tali episodi, al Bagolino servono più convinzione e più rabbia agonistica anche da parte di qualche solista e specie nei momenti in cui la squadra ha la necessita di risalire, recuperare e mettere pressione all’avversario.

La Caffarese, scesa in campo senza alcuni elementi di spicco quali Orsi, Nadir e Fiorella, spesso affida gioco e fortune a Luzzani e Serioli, che, supportati da Mutti, Cosi, Brunori , Carè e Cimarolli, sanno distinguersi e farsi decisamente valere Alle spalle di questi, i vari Bordiga, Bolandini e l’altro dei Gabusi risultavano fondamentali e non si fanno aggirare o sorprendere tanto facilmente.

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