Basket Serie A

C’è la Vanoli dei record sul cammino dell’Aquila 

Domenica a Cremona un ostacolo importante per la Dolomiti Energia: i lombardi hanno “girato” a 20 punti, storici i 18 rimbalzi di Mathiang


di Maurizio Di Giangiacomo


TRENTO. Vincere al PalaRadi per cancellare la delusione per la mancata qualificazione (l’ennesima) alle Final Eight di Coppa Italia ma, soprattutto, per la brutta partita giocata contro Brindisi. È questa l’unica “cura” per la Dolomiti Energia Trentino, che ha chiuso il girone d’andata con un record deficitario (6 vittorie e 9 sconfitte) ed è attesa da un avversario tutt’altro che arrendevole. Battendo Reggio Emilia (98-81) la Vanoli Cremona ha tagliato il traguardo delle Final Eight di Firenze, chiudendo il girone d’andata con 20 punti e uguagliando il record societario della stagione 2015/2016. E i primati non sono finiti: lo sono anche i 18 punti (record personale) e i 18 rimbalzi (record per Cremona in Serie A) messi a referto da Mathiang contro la Grissin Bon.

Una preoccupazione in più per il coaching staff dell’Aquila Basket, reduce da un’emergenza proprio nel settore “lunghi”, con Jovanovic convalescente dopo l’infortunio alla caviglia sinistra e Hogue che contro Brindisi ha giocato (poco) con la febbre per una tonsillite. Il centro undersized di Yonkers è guarito, le condizioni di quello di Belgrado verranno valutate sabato, prima della partenza per Cremona, come ci ha detto il general manager bianconero, Salvatore Trainotti.

Che, dal canto suo, ridimensiona il nervosismo lasciato trasparire da Lele Molin prima e da Maurizio Buscaglia dopo la partita con l’Happy Casa. «Guardo sempre alle cose concrete: fino a domenica scorsa avevo la testa sulla partita con Brindisi, adesso penso a quella di Cremona – dice il g.m. – La rabbia di Buscaglia era giustificata dalla sconfitta, il grande rispetto per il lavoro del suo staff rimane, anche in considerazione del valore dell’avversario, rivelazione del campionato». E la “strigliata” rivolta da Molin a Flaccadori? «Se c’è una persona che ha un buon rapporto con Flaccadori è proprio Molin – aggiunge Trainotti – Diego ha subito due infortuni alla stessa caviglia, ha lavorato duramente, anche sul dolore, può avere alti e bassi, ma è il primo a voler alzare il livello della sua pallacanestro. Ed è quello che vogliamo fare tutti».

Twitter: @mauridigiangiac

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