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Bertoldi: «L’arbitro non c’entra, abbiamo sbagliato noi»

TRENTO. Quella del Trento è stata senza dubbio una prima giornata particolare. Una gara intensa, tesa e nervosa, giocata benissimo dai gialloblù per poco più di 15’, quando poi le cose si sono...


di Lorenzo Di Domenico


TRENTO. Quella del Trento è stata senza dubbio una prima giornata particolare. Una gara intensa, tesa e nervosa, giocata benissimo dai gialloblù per poco più di 15’, quando poi le cose si sono complicate. Una partita che, vista la sconfitta per 2-1, non può che lasciare l'amaro in bocca agli aquilotti, sia per come era iniziata che per alcuni episodi, le due espulsioni su tutti, che hanno completamente svoltato la gara.

«Non è certamente stato l'inizio che sognavamo – ha sottolineato Fabio Bertoldi – però fino a quando è stata una partita “normale” abbiamo eravamo in controllo del gioco, abbiamo creato belle azioni. Poi purtroppo ce la siamo complicata da soli, dobbiamo solo prendere esempio da questa sconfitta e ripartire con entusiasmo perché è solo la prima di campionato, anche se chiaramente brucia tanto perdere in qualche maniera».

Il bomber ex Levico, così come mister Rastelli ed il direttore generale del Trento Brunialti, non ha voluto cercare giustificazioni per la sconfitta, puntando invece ad un approccio più costruttivo: «Abbiamo commesso un’ingenuità incredibile, non dobbiamo usare l'alibi dell'arbitro, abbiamo sbagliato, abbiamo perso e l'abbiamo pagata. Non si può rimanere in dieci dopo poco più di un quarto d'ora, dobbiamo lavorare perché queste cose non succedano più. Perché la partita la stavamo giocando ed anche bene, quindi l'approccio è stato giusto. È stato un errore nostro che non dobbiamo ripetere punto e basta. La strada è solo una: bisogna tenere la testa bassa e lavorare, senza attaccarsi ad alibi che non ci sono. La colpa non è degli arbitri, è nostra. Abbiamo 33 finali davanti, dipende tutto da noi».

Gli aquilotti sono ora attesi dal Sandonà e dai friulani del Cjarlins Muzane, due trasferte consecutive, prima del derby casalingo con la Virtus Bolzano, in cui i gialloblù dovranno riscattarsi da questo passo falso. La speranza è che si possa imparare dagli errori commessi contro il Cartigliano per riuscire a migliorarsi: «Sono convinto che faremo un bel campionato – ha spiegato fiducioso il numero 7 del Trento – ma ci vuole tempo, ci vuole la cattiveria, dobbiamo capire che nessuno ci regalerà niente e imparare dagli errori. Bisogna ripartire tutti insieme, ma sono convinto che faremo un bel campionato».













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