West Nile, in Grecia focolai in nuove aree Sud



(ANSA) - ROMA, 23 APR - E' in nuove aree Grecia meridionale ancora non colpite dal virus West Nile (conosciuto come il virus del Nilo occidentale) che si sono concentrati i nuovi casi. E' questo il risultato di un'analisi conclusa dai ricercatori dell'Università di Atene che hanno presentato i dati nel corso del 28esimo Congresso europeo di microbiologia clinica e malattie infettive di Madrid. Dei 45 casi confermati nel 2017, 40 erano in nuovi territori: 37 ad Argos e tre nella prefettura di Corinto. Un caso, invece, è stato segnalato a Creta e altri quattro sono stati segnalati dalle prefetture del Peloponneso nordoccidentale. Secondo gli studiosi il paesaggio della Grecia, con zone umide sia naturali sia costruite, sembra influenzare la trasmissione e l'aumento di nuovi casi. Il virus del West Nile viene trasmesso agli esseri umani tramite punture di zanzara infette. Il periodo di trasmissione è in genere tra metà estate e inizio autunno, quando le zanzare sono più attive. La maggior parte delle persone infette non ha sintomi: il 20% sviluppa la febbre del Nilo occidentale, una malattia simil-influenzale che causa febbre e dolori muscolari.    Meno dell'1% delle infezioni progredisce verso malattie con gravi manifestazioni neurologiche, come la meningite asettica, l'encefalite e la paralisi flaccida acuta. Il primo focolaio del virus West Nile in Grecia è stato registrato nel 2010 ed è considerata la più grande epidemia in Europa da quella del 1996 in Romania. (ANSA).   









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