(ANSA) - ROMA, 13 DIC - "La ricerca scientifica ha fatto enormi progressi per quello che riguarda le terapie a bersaglio molecolare. Il Servizio Sanitario Nazionale deve però stare al passo con tutti questi risultati e capire come velocizzare e allargare l'accesso a queste nuove possibilità di cura per tutte le persone che ne potrebbero beneficiare". Così Rosanna Boldi, vicepresidente della Commissione Affari Sociali della Camera, intervenendo a margine del convegno organizzato dall'Alleanza Contro il Tumore Ovarico (Acto), che si è tenuto oggi presso la sala Zuccari del Senato. Le terapie mirate, o a bersaglio molecolare, prendono di mira specifiche molecole o recettori presenti sulla cellula tumorale.    Negli ultimi anni, spiega Boldi, "hanno avuto ottimi risultati per alcuni tipi di tumore come quello alla mammella al IV stadio, e il loro utilizzo si sta allargando a molte altre neoplasie. Ad oggi però, rispetto alla cosiddetta 'oncologia di precisione', c'è un problema di costi, molto elevati, e di accesso, soprattutto in alcune regioni. Di conseguenza i pazienti che ne potrebbero avere beneficio sono molti di più di quanti realmente ne beneficiano".    "Vista la loro importanza terapeutica - incalza la deputata della Lega - sarebbe utile avere un quadro complessivo della loro applicazione nei vari centri oncologici in Italia. Un invito al Ministero della salute in tal senso potrebbe arrivare anche tramite una risoluzione in Commissione Affari sociali".(ANSA).