Superticket,per ordine infermieri ripartizione fondo iniqua



(ANSA)- ROMA, 23 APR - "Basta con le iniquità. L'economia non guidi la salute". Questo il commento della Fnopi, Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche, alla bozza di decreto sulla ripartizione del fondo per ridurre il peso dei superticket di 60 milioni, "una cifra su cui la parola d'ordine doveva essere solo equità". "Basta con un sistema basato solo sull'economia: la salute non si compra, ma si tutela e si difende con equità e universalismo" spiega la presidente Fnopi Barbara Mangiacavalli. "Che il federalismo sanitario fosse fallimentare lo ha segnalato qualche giorno fa il rapporto Osservasalute- si legge nella nota- la segnalazione è stata chiara: non si sono ridotte le differenze di spesa e di performance tra le Regioni. 'Differenze inique perché non 'naturali', ma frutto di scelte politiche e gestionali', come ha denunciato Walter Ricciardi, presidente dell'Istituto Superiore di Sanità"."E ora ci risiamo- è la conclusione- si riconosce che il superticket va abolito o quanto meno indebolito, si stanziano fondi nella manovra di bilancio 2018, ma poi il risultato finale è uno schema di decreto che, come ha denunciato Cittadinanzattiva, ripartisce il 90% del fondo attraverso un unico criterio: il volume di ricette di specialistiche ambulatoriali. Così a 5 Regioni (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Toscana), sono assegnate circa il 70% delle risorse del Fondo nazionale". "Ci auguriamo - è la conclusione -che siano le stesse Regioni a rendersi conto che in questo modo l'Italia si spacca. Le Regioni non possono essere complici del disfacimento di uno dei sistemi più equi e universali di assistenza oggi presenti: il nostro servizio sanitario nazionale".   









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