Oncologo, nessuna prova legame talco e tumore ovarico



(ANSA) - ROMA, 13 LUG - "Non c'è ad oggi una correlazione scientificamente provata tra utilizzo di talco e insorgenza di tumore all'ovaio, ma è invece scientificamente noto come l'asbesto sia un agente fortemente cancerogeno". Lo afferma il direttore dell'Unità di Oncologia dell'Istituto nazionale tumori Regina Elena di Roma, Francesco Cognetti, commentando la sentenza di una giuria Usa che ha condannato l'azienda Johnson & Johnson a pagare quasi 5 miliardi di dollari in danni a 22 donne che l'accusano di aver sviluppato un cancro alle ovaie a causa della presenza di amianto nel suo talco.    "Esiste una correlazione scientifica accertata - spiega Cognetti - tra l'esposizione all'amianto, o asbesto, e l'insorgenza di alcuni tumori come il mesotelioma pleurico o peritoneale, ma ad oggi non ci sono prove scientifiche di una correlazione diretta causa-effetto tra esposizione ad asbesto e tumore ovarico". Ad ogni modo, aggiunge l'esperto, "nulla può essere escluso in modo categorico dal momento che l'asbesto è un forte elemento cancerogeno. Per questo è bandito ormai da anni, anche se grandi quantità di amianto sono ancora presenti nel nostro Paese". Va inoltre ricordato, sottolinea Cognetti, che "indipendentemente dalla continuità con cui si viene in contatto con tale elemento, l'asbesto dà comunque un forte rischio cancerogeno".    La mancanza di una correlazione diretta tra talco e tumore ovarico è sottolineata anche dall'Associazione italiana per la ricerca sul cancro (Airc): "Chi ha fatto uso, nel passato, di talco a livello genitale - si legge sul sito dell'associazione - non ha particolari ragioni per allarmarsi. Volendo però applicare il principio di precauzione - avverte - è possibile suggerire di evitare l'uso di talco a livello perineale ed endovaginale, anche se è bene ribadire che la maggior parte degli studi non ha potuto dimostrare una relazione di causa-effetto".(ANSA).   









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