In un film l'amore tra Stella e Will che supera la malattia



(ANSA) - ROMA, 18 MAR - Quando si ama ci sono infinite possibilità di sentirsi vicini, anche senza sfiorarsi. Anche se una malattia genetica grave per la quale non c'è ancora una cura risolutiva, la fibrosi cistica, impone una barriera di due metri, per non rischiare di trasmettersi batteri che potrebbero essere letali. È quello che accade a Stella e Will, i protagonisti del film "A un metro da te", nelle sale dal 21 marzo, per la regia di Justin Baldoni e distribuito da Notorious Pictures. Entrambi hanno la fibrosi cistica e si conoscono in ospedale: tra loro è amore. Ma può il rapporto sopravvivere alla sfida della mancanza di contatto vero e alle paure legate alla malattia? Vivere in un tempo "preso in prestito" significa assaporare ogni momento, e mentre le sfide aumentano, i due ragazzi scopriranno di avere forza dentro di loro. Anche se condividono la malattia, non potrebbero essere più diversi.    Stella è una blogger a cui piace essere padrona del suo universo e Will è tutto ciò che lei evita meticolosamente: ribelle, disordinato, sembra a tratti aver perso le speranze per il futuro. La ragazza, dal canto suo, è tutto ciò a cui Will guarda con scetticismo: ha successo ed entusiasmo, nonostante i suoi problemi. Quando si incontrano, sono più che felici di attenersi al severo ordine di rimanere a due metri di distanza, ma dopo una serie di eventi al contempo divertenti e commoventi, Stella dà a Will una ragione per combattere e anche Will regala a Stella una scossa di libertà e di coraggio. In mezzo compleanni festeggiati in ospedale, la morte di un amico, la speranza di un trapianto. Il film ha ottenuto il patrocinio della Lega italiana fibrosi cistica (Lifc). Sono state organizzate due proiezioni di beneficenza a sostegno della Lifc, il 21 marzo alle 21 al The Space Cinema Parco De Medici di Roma e al Notorious Cinemas Centro Sarca di Sesto San Giovanni. L'incasso sarà devoluto a sostegno del progetto Case Lifc per l'accoglienza delle famiglie e dei pazienti nel periodo del post-trapianto. Il film arriva insieme a un libro, A un metro da te, edito da Mondadori.   









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