Domani incontro su superticket, ripartizione fa discutere



(ANSA)- ROMA, 23 APR - Sono 60 i milioni annui da ripartire per il 2018-2020, secondo quanto previsto nell'ultima legge di bilancio per ridurre il peso del superticket in sanità, quei 10 euro in più fissi di compartecipazione da pagare per le prestazioni specialistiche. Il decreto di ripartizione del fondo sarà discusso domani in un incontro tecnico tra lo Stato e le Regioni, ma la misura fa già discutere. Esprime preoccupazione, sulla base delle anticipazioni in merito alla bozza di decreto, in particolare Cittadinanzattiva, spiegando che andrebbe a penalizzare il Sud, concentrando il 70% delle risorse in sole cinque regioni (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Toscana), a sfavore di Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia, che tutte insieme avrebbero a disposizione solo il 12,5% del Fondo. Il decreto ripartisce il 90% del fondo attraverso un unico criterio spiega l'Associazione: il volume di ricette di specialistiche ambulatoriali. "Chiediamo - spiega Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato di Cittadinanzattiva - che il decreto sia modificato introducendo anche tra i criteri di riparto anche l'accessibilità dei servizi, il tasso di rinuncia alle cure, l'aspettativa di vita ed altri indicatori".    L'obiettivo sullo sfondo è arrivare all'abolizione del superticket stesso, ipotesi cui si discute da diverso tempo.    "Abbiamo provato a farlo abolire con 40mila firme" spiega Aceti, che evidenzia come "l'effettivo gettito, come lo stesso decreto di riparto ribadisce, è pari a poco più di 400 milioni di euro l'anno, che sono esattamente la metà di quanto previsto dalla manovra che lo istituì". (ANSA).   









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