Diabete: medici e associazioni, accesso a terapie per tutti



(ANSA) - ROMA, 19 FEB - Permettere a tutti i diabetici italiani "l'accesso alle terapie finora negate". A chiederlo sono diabetologi, medici di famiglia e rappresentanti delle persone con diabete, sollecitando l'istituzione immediata di un tavolo di confronto con ministero, Regioni e Agenzia italiana del farmaco (Aifa) per fronteggiare 'l'emergenza diabete'.    AMD e SID per i diabetologi, FIMMG e SIMG per i medici di famiglia, Diabete Italia e FAND per le associazioni delle persone con diabete dichiarano, in un comunicato congiunto, che "non c'è più tempo per le burocrazie assistenziali". Purtroppo, denunciano, "solo nella teoria i farmaci che riducono la mortalità, le complicanze cardiovascolari, le ipoglicemie e migliorano la qualità della vita sono accessibili a tutti i diabetici nel nostro paese (sono 4.500.000). La prima prescrizione di questi farmaci è infatti permessa solo agli specialisti diabetologi, creando una situazione di discriminazione tra i diversi pazienti inaccettabile per un paese civile". Ed ancora: "Le liste d'attesa per l'accesso alle visite specialistiche si allungano, i diabetologi vedono svilita la loro professionalità consumando spesso il tempo di una visita per la sola ripetizione della prescrizione, i medici di famiglia sono sempre più demotivati per non poter prescrivere il farmaco più giusto per il proprio paziente (a differenza dei loro colleghi di tutta Europa)".    "E' necessario e urgente - chiedono i firmatari al ministro della Salute Giulia Grillo e all'assessore Antonio Saitta, Coordinatore Commissione Salute della Conferenza delle Regioni - l'istituzione immediata di un tavolo di confronto: i diabetici italiani non sono europei di serie B e va portato a compimento il lavoro bloccato in Aifa su piani terapeutici e integrazione digitale tra diabetologi e medici di famiglia".    "Va risolta, e rapidamente, una situazione che vede, inspiegabilmente i nostri concittadini privati nella sostanza di un diritto garantito alla maggior parte dei cittadini dell'Unione, oltretutto - concludono i firmatari - nel totale silenzio dell'Aifa negli ultimi mesi".(ANSA).   









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