>ANSA-BOX/ Cos'è l'argon, gas inerte che può provocare asfissia



(ANSA) - ROMA, 20 SET - "In alta concentrazione può causare asfissia". E' questo l'unico rischio indicato nella scheda di sicurezza del gas per chi si trova a maneggiare l'argon, responsabile dei due morti all'archivio di Stato di Arezzo. A parte l'eventualità di trovarsi a respirare una atmosfera composta in prevalenza da questo gas, non ci sono infatti altri effetti pericolosi, nè se si viene a contatto con argon a temperatura ambiente nè se lo si inala in piccole dosi. L'argon, che costituisce lo 0,93% dell'atmosfera, fa parte dei 'gas nobili', situati nell'ultima colonna a destra della tavola periodica degli elementi, quella ad esempio anche di elio e neon, così chiamati proprio perchè non sono reattivi se non in condizioni molto particolari. E' inodore e incolore, spiega sempre la scheda, non è infiammabile e ha diversi usi industriali e professionali, in ambito aeronautico, aerospaziale, automotive, saldatura e metal fabrication.    Le applicazioni vanno da quelle come gas di calibrazione a 'protezione' per le saldature, in cui risulta utile per la creazione di un'atmosfera inerte che sia in grado di proteggere e migliorare la stabilità dell'arco. Fra le applicazioni più frequenti c'è anche quella negli impianti antincendio installati dove non si possono usare liquidi, dove agisce sostituendo l'ossigeno e togliendo quindi il combustibile alle fiamme.    L'argon non ha alcun effetto tossicologico conosciuto, non dà effetti dannosi per la salute nè se inalato nè se a contatto con la pelle, mentre può essere pericoloso se in concentrazioni troppo alte nell'atmosfera.    "I sintomi - si legge sempre nella scheda di sicurezza - possono includere perdita di mobilità e/o conoscenza. Le vittime possono non rendersi conto dell'asfissia. Può accumularsi in spazi chiusi, particolarmente al livello del suolo o al di sotto di esso". (ANSA).   









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