Calcio: Antimafia, Daspo più "robusto"

Bindi e Di Lello, calcio non immune da mafia



(ANSA) - ROMA, 14 DIC - Intervenire sul Daspo, sia prevedendo termini di efficacia più severi che introducendo l'obbligo e non più la facoltà di imporre al destinatario di presentarsi agli uffici di pubblica sicurezza nel corso delle manifestazioni sportive; valutare l'introduzione di misure, come strutture sul modello inglese, che consentano di trattenere temporaneamente soggetti in stato di fermo all'interno dello stadio. Sono alcune delle misure che l'Antimafia propone nella relazione su Mafia e sport approvata oggi. "Il calcio, come ogni corpo, non è abbastanza sano da ritenersi immune dalle mafie, è un mondo ricco di soldi e di possibilità di creare consenso", ha detto la presidente dell'Antimafia Rosy Bindi rispondendo ai giornalisti.

"Per molti anni il fenomeno è stato sottovalutato", ha aggiunto il presidente del Comitato mafia e sport, Marco Di Lello Pd.













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