Zobele: sbagliato bloccare i tir 

Gli industriali sul Tunnel del Brennero: «Serve per le merci e l’ambiente»



TRENTO. Si è tenuto ieri a Palazzo Stella il convegno “Tunnel del Brennero. Opportunità per la riqualificazione del territorio e il miglioramento della mobilità”, organizzato da Confindustria Trento e Assoimprenditori Alto Adige per stimolare un dibattito sulle opere funzionali al tunnel, in particolare per quanto riguarda le circonvallazioni di Trento e Rovereto. Un primo risultato si è avuto in aprile - come ha ricordato il Presidente di Confindustria Trento, Enrico Zobele - con la firma del protocollo d’intesa tra Provincia, Comune e Rfi per l’interramento della ferrovia a Trento. “Il tunnel - ha proseguito Zobele - è un’opera a cui il Trentino deve guardare con interesse per migliorare la gestione del traffico merci che transita sul suo territorio e per migliorare l’impatto ambientale”. A questo proposito il presidente degli industriali trentini ha fatto riferimento ai recenti blocchi al traffico in Tirolo. “Ad oggi non esiste una reale alternativa al trasporto su strada - ha ricordato -. L’intermodalità sulle infrastrutture attuali non è praticabile e i blocchi imposti dall’Austria hanno il solo effetto di danneggiare imprese e consumatori”.

Sulla stessa linea il Presidente nazionale degli autotrasportatori di Anita Thomas Baumgartner. “Con la ripresa dell’attività economica è aumentato il traffico merci, come conseguenza naturale. È impensabile fare crescere l’economia e i posti di lavoro senza aumentare il traffico delle merci”.

Ezio Facchin, Commissario governativo per il Tunnel del Brennero, ha parlato dell’opportunità che si presenta al Trentino con le opere collegate alla realizzazione del tunnel come le circonvallazioni, le stazioni e le opere urbanistiche che possono migliorare la vivibilità delle città. Ora – ha precisato – si tratta di aprire un confronto che coinvolga professionisti, politici ma anche la società civile, per arrivare a scelte condivise ma rapide.

E poi l’assessore provinciale per le Infrastrutture Mauro Gilmozzi: “I lavori per la nuova tratta del Brennero offrono l’opportunità di realizzare l’interramento con uno scavo a cielo aperto, che ha costi nettamente inferiori a quelli previsti per i lavori in galleria. Dobbiamo arrivare a un progetto che, attorno alla ferrovia, costruisca una nuova forma di città e di territorio. La progettualità non si deve fermare qui, ma deve riguardare anche gli altri corridoi come quello che definisco Garda-Monaco e quello verso il Veneto”.













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