Vinitaly, la carica dei cinquanta trentini 

Vignaioli e cantine cooperative sbarcano a Verona con prodotti nuovi e linee di altissima qualità. C’è anche il brandy


di Carlo Bridi


TRENTO. Mancano due giorni all’apertura del Vinitaly, uno degli eventi del settore vitivinicolo più importanti a livello mondiale con la presenza di oltre 4200 espositori provenienti da tutto il mondo. Le aziende trentine siano esse cooperative che private e dei vignaioli si stanno preparando con grande attenzione. All’evento che si svolgerà alla Fiera di Verona, il Trentino sarà presente con 50 aziende, in gran parte nel solito padiglione mentre un gruppo di vignaioli sarà ospite del padiglione della Fivi. Una presenza istituzionale è prevista anche per il Consorzio Vini del Trentino, per l’Istituto Trento Doc, per l’Istituto Agrario di San Michele. Saranno presenti anche alcune delle maggiori distillerie del Trentino da Bertagnolli a Marzadro.

Fra le molte inchieste di questi giorni sul tema vino ne segnaliamo una interessante: l’85% degli italiani beve vino, a dimostrazione di quanto sia radicata questa tradizione nel bel paese. Fra i molti eventi programmati dai trentini nell’ambito delle quattro giornate del Vinitaly, ne segnaliamo alcuni di particolare rilevanza: domenica 15 aprile alle 16 al Centro Congressi, a distanza di 4 anni dall’acquisto dell’azienda Matteo Lunelli e Gianluca Bisol, presenteranno l’ambizioso progetto per il futuro di un marchio che vuole essere sempre più punto di riferimento per il prosecco di Valdobbiadene. «Il nostro obiettivo- afferma Matteo Lunelli- è quello di operare nel rispetto della tradizione ma dando inizio ad una nuova era che sappia guardare al futuro. Vorremmo far riconoscere il nostro marchio di un prosecco superiore Docg per dare nuovo slancio all’azienda».

Dal canto suo Cavit, presenterà al pubblico un prodotto unico, «un Riesling renano in purezza, vendemmia 2014, che i nostri enologi hanno ritenuto di vinificare con grande attenzione - afferma il direttore generale Enrico Zanoni- Una quantità modesta di meno di 8000 bottiglie, un vino da collezione, frutto di un’annata tutt’altro che facile come il 2014 ma un prodotto che non è detto che si ripeta», precisa il direttore.

«Dal Vinitaly abbiamo grandi aspettative -afferma Marco Pisoni - sono molti gli appuntamenti di assaggi e d’affari già programmati, momento più importante sarà lunedì pomeriggio quando in una degustazione specializzata saranno messi a confronto i migliori vini passiti d’Italia che raccontano la storia e le tradizione delle singole zone di produzione. Per il Trentino- ci ricorda Marco Pisoni- presidente dell’Associazione vignaioli del vino Santo Trentino, sono state selezionate 3 aziende: Pisoni, Alessandro Poli e Pedrotti».

Cantina Lavis e Valle di Cembra proporrà un momento di assaggi del nuovo Cesarini Sforza Noir Nature 2012, il dosaggio zero di sole uve Pinot Nero che completerà la piccola e raffinata gamma 1673 riserva, di sole uve Chardonnay e al Rosè frutto della selezione di piccolissime partite di Pinot nero. «Il Pinot Noir Nature proposto nella versione a dosaggio zero, della Valle di Cembra - afferma l’enologo Ezio Dallagiacoma- è un prodotto unico frutto di una zona che dimostra tutta la sua capacità e vocazione».Il Gruppo Mezzacorona lancerà al Vinitaly 4 nuove etichette: il Marzemino Superiore, il Moscato Rosa Dabèn, il Teroldego Rotaliano senza solfiti aggiunti e l’Hedonis 2015 Doc Riserva Sicilia, che vanno ad aggiungersi ai vini certificati S.Q.N.P.I. lanciati all’inizio dell’anno «che stanno ottenendo un risultato di assoluto prestigio e affidabilità», afferma il presidente del gruppo Luca Rigotti, che aggiunge: «E’ con grande soddisfazione che possiamo dire di aver raggiunto con i nostri 1500 soci un livello di sostenibilità nelle nostre produzioni che, grazie alla certificazione del Ministero, ci accredita particolarmente sui mercati internazionali sempre più sensibili all’aspetto della sostenibilità. Io sono convinto- conclude Rigotti- che il futuro sia legato ad un modo etico di produrre». Dal canto suo Pojer e Sandri, la cantina di Faedo, presenterà al Vinitaly ben 3 novità: per lo spumante metodo classico un tre litri e un sei litri di Spumante Brut Rosè dei vigneti di Faedo, un loro Brandy con invecchiamento di 30 anni, limitato a 300 bottiglie.













Scuola & Ricerca

In primo piano