Toninelli scrive all’Europa 

Trasporti, dall’Austria nuovi limiti ai tir

Trento. Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, torna a scrivere al Commissario europeo ai Trasporti, Violeta Bulc, per ribadire con ancora più forza la propria...



Trento. Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, torna a scrivere al Commissario europeo ai Trasporti, Violeta Bulc, per ribadire con ancora più forza la propria contrarietà nei confronti delle misure restrittive per l'autotrasporto previste unilateralmente dal Tirolo. E lo fa, questa volta - si legge in una nota del Ministero - con una comunicazione congiunta scritta a quattro mani con l'omologo tedesco Andreas Scheuer. I due ministri chiedono che Bruxelles inviti le autorità austriache a desistere dall'adozione di misure che, se adottate, arrecherebbero un ingente danno alle imprese di autotrasporto che attraversano il corridoio del Brennero, con pesanti ricadute sull'economia italiana e su quella tedesca. Il tema preoccupa Lucio Sandri, presidente della sezione autotrasporto di Confindustria: «Stiamo parlando delle nuove limitazioni che l’Austria si appresta a varare per il secondo semestre dell’anno. Ancora non ci sono comunicazioni ufficiali, ma dovrebbe trattarsi di nuovi contingentamenti nelle entrate e soprattutto di nuove limitazioni nella circolazione notturna degli euro 6. Prendo atto con piacere che il governo italiano stia cercando di arginare queste iniziative unilaterali dell’Austria. Avverto che - purtroppo - queste limitazioni non sono un danno fatto solo agli autotrasportatori, ma a tutto il sistema economico poiché i costi maggiori che le imprese di autotrasporto dovranno affrontare ricadranno inevitabilmente, a cascata, sul consumatore finale. Il trasferimento dalla gomma alla rotaia - continua Sandri - ci vede d’accordo, ma va ricordato che per perfezionare questo trasferimento di mobilità dovremo aspettare la fine del tunnel di base del Brennero, quindi ancora molti anni. Le nostre aziende si stanno attivando per rinnovare le flotte, la politica dovrebbe pensare alle infrastrutture e alla necessità di integrare al meglio tutte le forme di mobilità».

Parla di un «rischio di intasamento dell’A22» Andrea Pellegrini della Fai Conftrasporto. «Per noi i divieti austriaci sono una perdita di tempo immensa che rischierà di peggiorare». Stesso concetto espresso anche Claudio Corrarati della Cna: «Per gli autotrasportatori si creano condizioni non tollerabili e per noi automobilisti l’A22 sta diventando di fatto un’autostrada a una corsia. L’altra è sempre occupata dai tir».













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