Sul mercato vincono il bio e i Discount 

I dati e le sollecitazioni offerti dai relatori al Convegno della Cia. L’assessora Zanotelli: «Rilanceremo i prodotti trentini» 


di Carlo Bridi


TRENTO. Tema di grande attualità quello scelto ieri dalla CIA di Trento per il proprio convegno di autunno, il terzo della serie, sul tema: “Progetto agricoltura le richieste del consumatore e le scelte dell’agricoltore per la salute di tutti”. Non c’è dubbio che negli ultimi anni la sensibilità dei consumatori sia molto aumentata sia sul fronte della sostenibilità dei prodotti che sull’aspetto salutistico degli stessi, esigenza alla quale ha fatto fronte il mondo produttivo che si sta impegnando seriamente sul fronte delle produzioni sostenibili e su quello di ottenere prodotti a residuo sempre più basso per assicurare la salubrità dei cibi. Il tema è stato trattato da diversi punti di vista: da quello della commercializzazione con il direttore commerciale del Sait, Pierluigi Stopelli, e dal direttore del mensile dei soci coop “Consumatori”, Dario Guidi, che da una parte dal medico Angelo Giovanazzi già dirigente all’interno dell’APSS con la responsabilità dell’Unità operativa prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro, ed ora appassionato presidente dell’Associazione Alpi Bio.

Il presidente di CIA Trento Paolo Calovi ha ricordato l’impegno dei produttori che, con un percorso virtuoso hanno ridotto notevolmente l’uso della chimica di sintesi in agricoltura. «Ora -ha affermato- con questo incontro volevamo capire come il mondo dei consumatori ha accolto questo nostro impegno». Le risposte sono arrivate sia da parte di Stopelli che di Guidi, il bio - hanno affermato -è ormai un segmento molto importante ed in costante crescita a fronte della stagnazione degli altri prodotti. Altro aspetto il riscatto dei Discount, a spese dei grandi centri commerciali e la forza dei piccoli brand, ha affermato Stopelli, che ha aggiunto come una fetta sempre maggiore di consumatori vada alla ricerca del benessere anche attraverso il cibo. È in quest’ottica che i consumatori premiano i prodotti certificati.

Ma attenzione ha aggiunto Guidi, l’Italia che è uscita dalla crisi è un’Italia diversa, il numero di indigenti è cresciuto, ed è molto alto, 17 milioni, mentre la classe media è calata del 45%. Allora come intervenire? Produrre in modo sostenibile, lotta agli sprechi e grande attenzione ai prodotti che hanno anche una valenza salutistica. Forte il messaggio dell’assessora Giulia Zanotelli: «La Giunta Provinciale -ha affermato- intende portare avanti nei prossimi anni un vasto progetto di rilancio dell’immagine dei prodotti trentini, ma grande attenzione sarà riservata anche ai prodotti biologici. Ma per realizzare un progetto veramente convincente vogliamo coinvolgere tutti: produttori, cooperazione, Fondazione Mach per fare rete tutti assieme senza dimenticare il turismo». «Il fatto che la delega al turismo sia stata data ad altro assessore - ha precisato Zanotelli - non danneggia il progetto, anzi lo valorizza perché l’intesa è totale».

Giovanazzi partendo dal dato che abbiamo davanti una prospettiva climatica terribile, ha sottolineato l’importanza di puntare all’alta qualità dei nostri prodotti di montagna fatti spesso da piccoli e piccolissimi produttori che meritano di essere sostenuti. Come esempio ha citato quello del pane prodotto con farina autoctona e aromatizzato con le nostre erbe di montagna.













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