Statuto: l’Ivass tira le orecchie a Itas 

Domani l’assemblea dei delegati dovrà approvare le norme, ma ieri è stata inviata una nuova bozza corretta



TRENTO. Nuova tirata d’orecchi dell’Ivass, l’istituto di vigilanza sulle assicurazioni, all’Itas. Questa volta la diversità di vedute tra la vigilanza e la Mutua trentina riguardava la proposta di statuto e di regolamento che dovranno essere approvate domani all’assemblea straordinaria che si terrà alle 15 all’Interporto. Il nuovo statuto è il frutto di un lungo e complicato lavopro di cesello che è stato fatto in questi mesi dai vertici di Itas che hanno interloquito molto con l’Ivass. Un’interlocuzione che, però, è durata veramente fino all’ultimo, tanto che il presidente di Itas, Fabrizio Lorenz, ieri è stato costretto a inviare ai delegati una nuova bozza di statuto, e di regolamento, dopo che ne aveva inviata già una, diversa in alcuni aspetti, quindici giorni fa. I delegati, così, sono rimasti spiazzati. Infatti non accade spesso che un’assemblea straordinaria convocata con parecchie settimane di anticipo debba pronunciarsi su un testo che arriva appena 48 ore prima della seduta e, per di più, dopo che ne era stato inviato un altro.

Ormai da due settimane credevano di dover votare su una bozza e ieri verso le 15 hanno scoperto che quella bozza era cambiata. Il nodo principale del nuovo statuto riguarda l’articolo 12, quello sulle assemblee parziali che hanno il compito di eleggere i delegati dei soci assicurati che poi andranno a costituire l’assemblea generale dei soci. Nella prima versione, quella inviata ai soci quindici giorni fa, si non veniva specificato dove si terranno queste assemblee parziali chiamate ad eleggere i delegati. Finora si tenevano presso le agenzie principali di zona. Ma nella versione inviata due settimane fa ai soci questo dettaglio non era ben specificato. Anzi il testo era piuttosto confuso. Tanto che l’Ivas ha acceso subito il faro. Infatti il dettaglio non è di poco conto, dal momento che la partecipazione dei soci assicurati alle assemblee parziali può essere determinante sull’elezione dei delegati e, quindi, sulla governance della società. Rendere problematica queste partecipazione potrebbe restringere la possibilità dei soci assicurati di incidere sulla vita della compagnia.

Sul punto, quindi, l’Ivass è intervenuta facendo notare che c’erano delle cose da aggiustare. Altra cosa che è stata verificata è stato il cambiamento del metodo di calcolo dei singoli territori elettorali che venivano definiti come l’area distributiva geografica in cui l’apporto al Fondo di garanzia dei soci assicurati soddisfa il requisito minimo di contribuzione e, consente, quindi, di esprimere almeno un delegato. Finora questo calcolo non era fatto in base alla contribuzione al fondo di garanzia, ma in base al numero delle polizze.

Usando il nuovo metodo di calcolo, quindi, la vecchia versione del nuovo statuto di Itas ridefiniva i territori elettorali. I metodi devono essere apparsi alquanto complicati all’istituto di vigilanza. Lo statuto inviato ai soci, inoltre, prevede all’articolo 13 bis la nomina di 10 delegati dei soci assicurati in riconoscimento della premialità storica.

Questo vuol dire che, in ragione dell’apporto storico al Fondo di garanzia da parte dei soci assicurati residenti nella regione Trentino Alto Adige, alla stessa regione sono attribuiti fino a un massimo di di 10 delegati proposti dal Consiglio d’amministrazione tra persone che si sono distinte per il loro contributo allo sviluppo civile ed economico della regione. La nomina di questi delegati verrà effettuata dall’assemblea generale e gli eletti dureranno in carica 5 anni.















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