Trento. Malgrado l’accordo di riservatezza fra le parti faccia mantenere ai vertici di Ccb e Carige le bocche ben cucite, qualcosa comunque comincia a trapelare. Il cda straordinario dell’altro giorno, che era stato convocato per decidere sul piano di salvataggio dell’istituto bancario ligure, potrebbe avere espresso un orientamento positivo.

Lo testimonierebbe la richiesta che i vertici di Cassa Centrale Banca avrebbero fatto pervenire ai sindacati di Carige per sondare la disponibilità a un incontro, da tenersi a brevissimo (le indiscrezioni dicono entro lunedì). Scopo dell’incontro, illustrare i piani di Ccb per l'istituto ligure.

Questa richiesta, insomma, sarebbe un evidente segnale della determinazione della holding trentina nella direzione di un’allenza industriale con Carige. La richiesta però sarebbe anche già stata prontamente declinata dai sindacati, secondo quanto riferito da fonti interne.

Per sedersi al tavolo infatti i sindacati chiedono, da un lato, la formalizzazione da parte della Cassa dei propri impegni finanziari su Carige e, dall'altro, la possibilità di visionare il piano industriale messo a punto per l'istituto ligure.

La prossima settimana intanto si riuniranno, assieme all'assemblea dello schema volontario del Fitd chiamata a convertire il bond subordinato di Carige, anche il Consiglio di gestione del Fondo e il Cda di Ccb per deliberare i rispettivi interventi nell'aumento.

Sono giorni ormai che si parla negli ambienti finanziari italiani dell’interessamento dell’istituto centrale delle banche popolari trentine a un’alleanza industriale con Carige, rilevandone il 10%. Un’operazione che costerebbe a Ccb circa 100 milioni di euro. E’ noto che la banca ligure è in forte difficoltà: il suo fabbisogno complessivo è di 800 milioni di euro.