Sait, lavoratori verso lo sciopero a fine mese 

L’assemblea dell’altra sera ha deciso che se l’azienda non dovesse cambiare le sue proposte per il nuovo integrativo si andrebbe alla mobilitazione



TRENTO. Sciopero sempre più vicino al Sait. L’assemblea di giovedì sera nella sede della Cisl si è conclusa con la decisione di attendere che l’azienda formalizzi le proprie proposte sull’integrativo con una piattaforma scritta. I lavoratori presenti, oltre un centinaio, hanno dato mandato al sindacato di iniziare la mobilitazione se l’azienda dovesse confermare per scritto le proposte che ha già ventilato durante il primo incontro dell’altro ieri. L’azienda, come si ricorderà, ha proposto di abolire qualsiasi parte fissa dell’integrativo e di eliminare la parte di premio legata alla presenza in azienda. Secondo il Sait, l’integrativo, dovrebbe essere costituito per intero da parametri legati alla produttività, sia collettiva che soggettiva. Ma non solo questo, i vertici hanno anche proposto un tetto minimo alle domeniche da lavorare in un anno che dovrebbero essere minimo 25, con una diminuzione, però, della maggiorazione per il lavoro domenicale che dovrebbe passare, nelle intenzioni dell’azienda, dal 70 al 50 per cento. Da verificare anche alcuni accenni alle malattie che non sono stati spiegati meglio, ma già preoccupano sindacati e lavoratori.

Per questo l’assemblea ha deciso di attendere una bozza scritta prima di decidere come muoversi. E’ stato deciso, però, che nel caso in cui le proposte venissero confermate, si andrebbe allo sciopero da dichiarare già nell’immediatezza del secondo incontro previsto tra sindacati e Sait, ovvero il 24 ottobre. Se dovesse rimanere distanza tra le risposte dell’azienda e la piattaforma dei sindacati, quindi lo sciopero sarà inevitabile.

Per il momento, però, non è stato proclamato perché si aspetta di vedere nero su bianco cosa vuol fare l’azienda. Però durante l’assemblea più di un lavoratore ha fatto notare che è ormai venuto il momento di coinvolgere nelle azioni di mobilitazione anche le Famiglie cooperative che sono state definite come le mandanti di questa situazione, dal momento che il Sait cerca di contenere i costi proprio per assicurare ristorni alle singole Famiglie socie.













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