Riforma rurali, sì in Senato al fondo Ips 

Passa la norma per le Raiffeisen. Conzatti e Steger: «Una vittoria per il nostro territorio»



TRENTO. «Con l'esame in Senato del decreto fiscale siamo riusciti a introdurre alcune importanti misure per il Trentino e per l’Alto Adige, che spero vengano confermate anche dalla Camera». Così in una nota il senatore Svp Dieter Steger dopo l'approvazione del Provvedimento da parte del Senato. «Molto importante è la norma sulle Raiffeisen. Grazie all'emendamento Bagnai-Steger approvato in Commissione, le Raiffeisen, in alternativa alla costituzione del gruppo bancario cooperativo, potranno optare per un sistema di tutela istituzionale sul modello tedesco, ossia un accordo contrattuale per garantire la liquidità e la solvibilità delle banche partecipanti alla gestione delle crisi, attraverso fondi alimentati dalle banche stesse». È il fondo di garanzia Ips. «Sì, è un modello che ha il pregio di garantire l'autonomia delle banche, di costruire un vincolo di responsabilità rispetto la tenuta del sistema e, soprattutto, di mantenere quel rapporto col territorio che è il principio fondativo del credito cooperativo». «Infine è giusto evidenziare anche l'approvazione dell'emendamento che ho presentato sulla clausola di salvaguardia, sottoscritto anche dai colleghi Conzatti e de Bertoldi. Dopo il brutto incidente col decreto sicurezza, quando il nostro emendamento sulla clausola di salvaguardia fu addirittura dichiarato inammissibile, qui le nostre tutele e prerogative sono state rispettate».

Sulla parte che riguarda le Casse Rurali interviene anche la senatrice Donatella Conzatti: «Con la linea Steger-Conzatti - spiega la senatrice - vincono tutti. Vince Cassa centrale banca, gruppo nazionale, che terrà alto sia il valore mutualistico e territoriale delle Bcc che l’orgoglio di aver confermato al Trentino il settimo gruppo bancario nazionale. Vincono le Raiffeisen che conservano la loro specificità provinciale e linguistica. Vince Federcasse che vigilerà affinché lo spirito mutualistico sia caratteristica nel futuro così come lo è stato nel passato. La soddisfazione più grande - cocontinua Conzatti - è l’essere riusciti a far comprendere alla politica nazionale, la specificità delle nostre Province e il valore del connubio cooperazione e Autonomia. Ritirata invece la norma antispread che già molti tecnici consideravano scarsamente praticabile. Auguriamo al credito cooperativo di essere sempre più portante nello sviluppo del nostro territorio».















Scuola & Ricerca

In primo piano