Ricchezza, i trentini valgono 236 mila euro pro capite 

L’analisi. I dati del “risparmiometro” di Bankitalia sono stati elaborati da Il Sole 24 Ore: la nostra provincia ha attività finanziarie per 85 mila euro a testa e attività reali per 169 mila 


Luca Petermaier


Trento. I cittadini più ricchi d’Italia vivono in Liguria, Valle d’Aosta e Trentino. Per quanto riguarda la nostra provincia la ricchezza netta media pro capite ammonta a ben 236 mila euro con un picco di 272 mila euro per la provincia di Bolzano. In generale, la ricchezza netta delle famiglie trentine - stimata su dati del 2017 - ammonta a 127 miliardi di euro con un rapporto molto alto rispetto al reddito complessivo dichiarato dalle persone fisiche.

Questi dati - che ci collocano ai vertici della ricchezza nazionale - sono stati ricavati da una elaborazione del Il Sole 24 Ore analizzando i dati della Banca d’Italia sulle economie regionali e sono riferite alle dichiarazioni 2018, quindi su redditi del 2017.

La ricchezza netta

Secondo l’elaborazione, la ricchezza netta della provincia autonoma di Trento ammonta a 236 mila euro pro capite. Tanto? Sembrerebbe proprio di sì, considerando che meglio di noi fanno solo l’Alto Adige, la Liguria e la Valle d’Aosta, mentre molto più lontane si collocano regioni storicamente ricche e con redditi anche più elevati dei nostri. La Lombardia, ad esempio, si ferma ad una ricchezza netta di 206 mila euro, mentre il Veneto arriva a 177 mila euro pro capite.

L’analisi dei patrimoni

Per comporre la ricchezza netta, l’elaborazione del giornale economico ha utilizzato innanzitutto i dati relativi alle attività finanziarie (quindi monete, depositi su conti correnti e postali, titoli di Stato, obbligazioni e altri investimenti) che per il Trentino ammontano a 85,7 mila euro pro capite. A questo vanno aggiunte le passività finanziarie (in Trentino 19,5 mila euro). A spingere molto in alto in classifica la nostra provincia è, però, la terza voce presa in esame e cioè e attività reali, vale a dire abitazioni, altri immobili, terreni, impianti, macchinari e altro capitale fisso. In questo caso il risultato per il Trentino è il secondo più alto in Italia (169 mila euro pro capite) secondo solo al patrimonio della Liguria che arriva a 173 mila euro. L’analisi del «Sole» dimostra, per la verità, che in Trentino l’incidente della parte finanziaria sul totale della ricchezza è molto più bassa rispetto ad altre zone come Veneto, Lombardia, Valle d’Aosta o Emilia Romagna, segno che siamo un popolo che ancora investe nel mattone.













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