«Quel giovane ha ragione Federcoop sia responsabile» 

I veleni in via Segantini. L’assessore Mario Tonina si appella ai consiglieri per risolvere lo stallo: «Le dimissioni di Borghetti dai giovani cooperatori sono un segnale preoccupante»


Luca Petermaier


Trento. È rimasto molto colpito, l’assessore alla cooperazione Mario Tonina, nel leggere ieri sul Trentino l’amaro sfogo di Antonio Borghetti, il presidente del Giovani cooperatori che - in polemica con quanto sta avvenendo ai piani alti di via Segantini - sabato scorso ha deciso di lasciare il movimento presentando le proprie dimissioni.

Tonina ha letto con molta attenzione le dichiarazioni di Borghetti, di professione commercialista, 35 anni, che vive e lavora a Rovereto, traendone alcuni spunti per delle considerazioni non proprio serene. «Mi ha molto colpito - spiega l’assessore - il fatto che Borghetti non si schieri né con l’una né con l’altra fazione, ma sottolinei in modo neutrale che lo spettacolo a cui stiamo assistendo non è più sopportabile. Diciamo che ha reso pubblici i sentimenti che molti cooperatori riferiscono in privato. Se un giovane arriva a dimettersi per quello che ha visto e sentito dentro il cda di Federcoop e per le conseguenze che questi atteggiamenti stanno provocando dentro tutto il movimento e soprattutto tra i giovani, beh, mi pare un segnale di profondo allarme e forte disagio che non può essere sottovalutato da nessuno. Di sicuro non lo è da me».

Appello alla responsabilità

A pochi giorni dalla nuova riunione del consiglio di amministrazione di Federcoop (fissata per martedì) l’assessore Tonina coglie l’occasione per rinnovare un appello al senso di responsabilità degli attori in questo momento al centro della scena: «Li invito tutti, indistintamente, ad un sussulto di responsabilità per un bene comune, il bene dell’intero movimento cooperativo. Ora più che mai la politica ha bisogno della cooperazione perché è nelle fasi di difficoltà che i valori cooperativi servono di più. È proprio grazie a quei valori che in Trentino - in tutti questi anni - siamo riusciti a non lasciare indietro nessuno».

Coop sia più presente

Tonina rivolge però lo sguardo verso il futuro, sui contributi che il sistema cooperativo - di cui la Federazione è il maggiore rappresentante istituzionale - può offrire all’intera comunità: «Penso, in questo senso, agli Stati generali della montagna che la giunta ha voluto. In questo momento avremmo bisogno di avere anche un loro prezioso contributo, ma qui è tutto fermo in attesa che si sblocchi lo stallo al loro interno. Sugli Stati generali della montagna il punto di vista della cooperazione è importante ma lo è ancora di più per le scelte più generali che coinvolgono la nostra provincia, soprattutto in quei territori periferici dove la cooperazione è l’unica forma di attività commerciale. Per poter continuare a garantire questo contributo, però, è necessario che la Federazione sia nel pieno della propria operatività, cosa che adesso non sta accadendo».

Da Borghetti «gesto nobile»

Tonina definisce «un gesto nobile» la scelta del presidente dei giovani cooperatori di farsi da parte: «Se questo serve a sbloccare la situazione ben vengano le sue dimissioni. Qui c’è in ballo il futuro di un movimento, la cooperazione, di cui il Trentino avrà sempre più bisogno».













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