«Piccole imprese snobbate dalle Rurali» 

L’attacco del presidente degli Artigiani Segatta: «Prestano denaro solo ai grossi gruppi. Ma noi siamo la rete del Trentino»


di Fabio Peterlongo


TRENTO. «Le casse rurali non prestano denaro alle piccole imprese, che così andranno a morire». Marco Segatta, presidente Artigiani del Trentino, lancia l’allarme e si appella alla politica in vista delle prossime elezioni provinciali. Segatta intende attirare l’attenzione sulla mancata erogazione di crediti da parte delle banche del territorio: «È ancora troppo presto per fare valutazioni su una campagna elettorale che si preannuncia a dir poco “effervescente”, ma la nostra raccomandazione alla politica è di avere attenzione verso il credito alle piccole imprese, che come si sa rappresentano l’ossatura del sistema economico trentino. I prestiti arrivano quasi esclusivamente dalle banche nazionali, mentre le casse rurali prestano solo alle grandi imprese. Se si vogliono far morire le piccole aziende questa è la strada giusta». L’artigianato, sottolinea Segatta, dà segni di ripresa: «Nel primo trimestre 2018, il fatturato è cresciuto del 6-7% e notiamo un incremento nella forza lavoro occupata. Buona la tendenza anche per l’edilizia, che ha finalmente arrestato il crollo di fatturati e occupazione, stabilizzati come mostrano chiaramente i cedolini paga». Resta l’interrogativo su cosa ne sarà delle detrazioni fiscali all’edilizia. Spiega Segatta: «Sul fronte degli interventi fiscali bisogna capire se entra in vigore la flat tax, perché verrebbe meno il sistema delle detrazioni».

Segatta ha commentato le rilevazioni dell’ufficio studi Cgia di Mestre, secondo le quali nel 2015 l’evasione fiscale in Trentino, benché superiore ad un miliardo di euro, appare contenuta a 13,5 euro evasi ogni 100 euro di gettito: «In Trentino siamo bravi, non è una novità. Il Trentino-Alto Adige è da diversi anni in cima alla classifica dei più virtuosi dal punto di vista della fedeltà fiscale». Il dato colloca la provincia di Trento poco dietro all’Alto Adige, primo nella classifica dei “contribuenti più virtuosi” con 12,4 euro su 100 di gettito. In fondo alla classifica c’e la Calabria con 24,7 euro su 100 euro di gettito.

Segatta sottolinea: «Qui si evade meno per un fattore culturale di maggior fedeltà verso Stato ed istituzioni, ma anche per una politica economica che ha agevolato le imprese artigiane, attraverso le detrazioni fiscali per l'edilizia. La Provincia Autonoma di Trento è prima in assoluto in Italia per l'ammontare delle detrazioni concesse e sotto questo aspetto il Trentino può essere un modello: 150 milioni di euro di lavori sono stati creati solo grazie alla leva delle detrazioni, soprattutto a beneficio delle piccole aziende. Le agevolazioni fiscali hanno ridotto i lavori che una volta si sarebbero fatti in maniera poco trasparente».

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