La Cna 

«Novità sull’Ecobonus, pratiche scorrette» 

Trento. Sulle novità per l’Ecobonus introdotte dal governo con il decreto Crescita la Cna torna a manifestare preoccupazione. «Il provvedimento prevede l'opzione per i clienti di avere uno sconto in...



Trento. Sulle novità per l’Ecobonus introdotte dal governo con il decreto Crescita la Cna torna a manifestare preoccupazione. «Il provvedimento prevede l'opzione per i clienti di avere uno sconto in fattura da parte delle imprese che effettuano i lavori in alternativa al credito d'imposta da utilizzare in compensazione negli anni successivi. Una misura che discrimina le piccole imprese e altera la concorrenza restringendo la libertà di scelta dei consumatori dal momento che solo pochi grandissimi operatori possono permettersi di rinunciare ad incassare integralmente le fatture, trasformandole in un credito di imposta da utilizzare in 5 anni», afferma Claudio Corrarati, presidente della Cna Trentino - Alto Adige. Secondo la Cna regionale, «l'inserimento della possibilità di cedere il credito ai fornitori di beni e servizi, che era stata adottata per superare il suddetto limite, sta invece gettando gli operatori nel panico».

«In attesa della circolare da parte dell'Agenzia delle Entrate, in tutta Italia e anche nella nostra regione - spiega Corrarati - inizia a diffondersi la prassi, da parte dei fornitori di beni e servizi alle imprese che realizzano gli interventi, di inserire nelle offerte e nei preventivi una clausola di salvaguardia con la quale l'impresa rinuncia espressamente alla possibilità di trasferire loro il credito di imposta derivante dallo sconto in fattura concesso al cliente come anticipazione dell'Ecobonus».

Che sia una pratica commerciale scorretta - secondo Cna- vi sono pochi dubbi. «Ci siamo immediatamente attivati con un esposto all'Autorità Antitrust e alla Commissione Europea per accertare l'illegittimità dell'articolo 10».













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