Melinda e Ferrari grandi star a «Fico» 

Nel grande parco agroalimentare il principale accesso, alto 14 metri, composto con dodicimila mele


di Carlo Bridi


BOLOGNA . L’inaugurazione del più grande parco agroalimentare del mondo, “Fico” Fabbrica Italiana Contadina, ha visto il Trentino con due delle sue eccellenze primeggiare: Melinda e Ferrari Trentodoc.

Melinda ha addobbato il principale accesso al grande parco con un arco dell’altezza di 14 metri e largo 4 costruito in legno e sul quale al posto dei mattoni sono state collocate 12 mila mele di tutte le varietà coltivate dai soci di Melinda. La scelta da parte di Farinetti è stata dettata dal fatto che Melinda è stata considerata come uno dei simboli della biodiversità italiana, grazie al suo impegno nella ricerca di metodi di sviluppo sostenibile. Per il presidente di Melinda Michele Odorizzi è un orgoglio essere stati scelti per rappresentare la biodiversità e siamo orgogliosi di rappresentare con Ferrari il Trentino più innovativo e più sostenibile. Ferrari invece è riuscita a piazzare il proprio Trentodoc come spumante usato per la cerimonia dell’inaugurazione. È toccato a Marcello Lunelli vice presidente del gruppo stappare sul palco un grande magnum di Trentodoc Ferrari e offrire al premier Paolo Gentiloni e ai membri del suo Governo presenti in massa un calice.

Certo, questa presenza così evidente e puntuale di due eccellenze trentine, ha dimostrato che delle volte ciò che conta non sono tanto le risorse finanziarie quanto le idee e i rapporti con le persone giuste, sta di fatto che il Trentino in questa occasione ha fatto una bella figura. C’è da domandarsi perché non si sia pensata una presenza più massiccia degli altri comparti produttivi.

“Il parco è stato realizzato nei vecchi mercati generali senza usare nemmeno un chilogrammo di cemento, come ha precisato il grande ideatore del parco, ossia il professor Andrea Segrè (presidente di Fem a San Michele) che per questa sua grande intuizione che lo ha portato fra l’altro a presiedere la Fondazione che governa il parco e al quale il sindaco di Bologna Merola, ha voluto riservare un grazie particolare. Segrè ha evidenziato come questo sia un esempio di rigenerazione di grandi capannoni dismessi nel quale sono state coinvolte ben 4 Università fra le quali quella di Trento rappresentata alla cerimonia dal Rettore. “Fico” sarà un’occasione didattica per tutte le scuole dalle materne all’università ha concluso Segrè.















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