La passione di Giorgia per la campagna e per il trattore 

Laureata in scienze agrarie ora è imprenditrice agricola “Figlia d’arte”, punta a un agriturismo e al km zero


di Carlo Bridi


POVO. Ancora una volta ci troviamo a raccontare una storia che ha dello straordinario, quella di una ragazza che dopo le superiori, non ha avuto dubbi nel scegliere le scienze agrarie come facoltà Universitaria. Da notarsi che fino a quel momento lei non aveva mai considerato l’ipotesi di scegliere la professione agricola come sua futura professione. Certo, è un caso molto interessante perché lei è figlia nientepopodimeno che del presidente di Itas, quindi con una laurea in una delle materie attinenti a quel mondo non avrebbe certo trovato difficoltà a trovare un’occupazione. Ma - c’è un ma - la mamma Claudia, che è stata una delle donne protagoniste di una nostra intervista alle giovani donne della nuova agricoltura di alcuni anni fa, era una imprenditrice agricola, quindi quando con la figlia si è parlato di che tipo di facoltà universitaria scegliere, lei le ha chiesto se era interessata al settore agricolo ed a quello viticolo in particolare facendo presente alla figlia che se voleva c’era la possibilità di proseguire nell’attività famigliare. La figlia l’ha presa in parola e ha fatto prima a Milano e poi a Bolzano il corso universitario in scienze agrarie.

Parliamo di Giorgia Lorenz, che dal 2014, completato il corso universitario e sei mesi di stage presso le cantine Mezzacorona, ha deciso di mettersi in proprio con un’azienda agricola, prendendo in affitto parecchi terreni sulla collina di Trento e nel perginese, ma beneficiando anche di un affitto di un terreno della mamma sul quale vi sono già interessanti progetti per il futuro.

Come titolare d’azienda appena insediata ha fatto domanda e ha ottenuto anche il premio d’insediamento aziendale, incassato due anni fa, che le è servito per aumentare la superficie aziendale, per la realizzazione di un deposito attrezzi nella parte dell’azienda sopra Pergine dotato di pannelli fotovoltaici, e per la realizzazione di una serra da dedicare alla verdura. Il settore delle verdura è uno di quelli in cui in questi anni si è cimentata, ma che poi ha abbandonato perché «vendere la verdura alla Gdo della città era poco redditizio, perché i prezzi offerti erano inferiori ai costi di produzione: di qui la decisione di abbandonare queste colture che fra l’altro erano tutte biologiche come tutta l’azienda per la quale ho fatto la scelta del biologico fin dall’inizio» precisa Giorgia Lorenz.

«Certo - torna a spiegarci - nella scelta professionale ha influito anche la voglia di mettermi in gioco per vedere fin dove riuscivo a mettere in pratica le molte nozioni teoriche dell’Università». Fin da subito ha voluto impegnarsi in tutti i lavori dell’azienda. «Li faccio tutti dalla A alla zeta» afferma «ma mi piace molto andare col trattore».

Molti i progetti per il futuro, ma il più importante è sicuramente quello di realizzare un locale agrituristico sulla collina di Povo, per il quale prevede l’apertura già la prossima estate con un B&B con la possibilità però anche di partire con le degustazioni dei prodotti dell’azienda.

Giorgia crede molto all’importanza della presentazione didattica dei prodotti e l’obiettivo è quello di arrivare alla vendita dei prodotti dell’azienda a km zero.

C’è da scommettere che- vista la tempra della giovane signora- ci riuscirà. In quest’ottica va visto anche il suo sogno (che coltiva da anni) di arrivare un giorno a mettere in commercio le proprie bottiglie.

Alla domanda se è pentita della scelta, come nei momenti in cui va a potare le viti con la madre a temperature sotto zero, è netta la risposta: «No, no, no!». Ma lei non si ferma mai: ha voluto integrare l’attività in azienda anche con il lavoro di libera professionista come perito grandine, un’attività molto interessante, afferma. Si ritaglia anche il tempo per il suo hobby, gioca a pallavolo nella squadra del Civezzano. Le sue compagne di studi ammirano molto la sua scelta, il suo entusiasmo, il suo impegno. E anche questo è un incentivo a continuare.













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