«La concessione A22 agli enti locali» 

Ieri l’incontro a palazzo Chigi. Rossi: «Entro 10 o 15 giorni invieremo le carte della nuova società per far partire l’iter»



TRENTO. «Entro dieci o quindici giorni provvederemo a inviare a Roma le carte far partire l’iter per il rilascio della concessione per l’A22. Poi saranno i Ministeri dei Trasporti e delle Finanze a fare tutti gli approfondimenti e l’Autorità di regolazione dei trasporti a valutare il piano degli investimenti». Il presidente della Provincia Ugo Rossi sintetizza così il lungo l’incontro (oltre due ore) che ieri ha avuto insieme al presidente altoatesino Arno Kompatscher a palazzo Chigi con il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Graziano Delrio e al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi. Dall’incontro è emerso che dovrà essere costituita una nuova società, una newco come si dice in inglese, per la gestione della concessione. Anche se la titolarità di questa concessione sarà dei 16 enti pubblici locali che sono attualmente azionisti dell’Autobrennero, compresa la provincia di Mantova. Rossi spiega che saranno gli stessi ministeri a chiarire le forme e i tempi: «Noi dovremo preparare tutte le carte e inviarle il prima possibile. Quello che è certo è che i titolari della concessione saranno gli enti pubblici che potranno avvalersi di una società in house per gestirla. Ora saranno i ministeri ad approfondire la questione e a dire se la società chiamata a gestire la concessione ne sarà anche titolare da subito o solo in un secondo momento. Questo è un aspetto tecnico che dovrà essere chiarito. Quello che dovremo fare noi è preparare tutte le carte per far partire l’iter amministrativo. Dopo la pratica passerà al Cipe e all’Autorità di regolazione dei trasporti che dovranno valutare anche il piano degli investimenti da 3,6 miliardi». Dunque l’attuale A22 sembra ormai andare per la sua strada. A gestire la nuova concessione sarà una società tutta nuova formata solo dagli enti pubblici locali. In parallelo andrà avanti la trattativa per liquidare il 14% dell’attuale Autobrennero di proprietà dei privati. I soci aspettano il bilancio prima di definire il valore della loro quota che dovrebbe andare dai 120 ai 150 milioni. Si tratta di un valore quantificato in base al solo patrimonio e non all’esercizio, come spiegano i soci pubblici.

Sui tempi Rossi chiarisce: «La legge prevede che la concessione dovrà essere rilasciata entro settembre, ovviamente noi ci muoviamo per poter raggiungere l’obiettivo anjche prima, ma quello dipende anche dai ministeri. Quello che chiedo è che non venga fatta politica su questo. Ottenere la concessione è nell’interesse dei nostri territori».

Anche Komptascher è ottimista: «Si è trattato di un incontro costruttivo che ci consente di compiere ulteriori passi in avanti verso una soluzione positiva della vicenda in tempi rapidi». Il presidente bolzanino, ha aggiunto: «Abbiamo fatto i "compiti a casa": siamo pronti a trasmettere alla ART il piano di investimenti per le valutazioni del caso relative alle tariffe, abbiamo avviato tutte le procedure necessarie per il rinnovo della concessione».

Uno dei passaggi fondamentali di tutto l'iter, infatti, è legato al via libera sia dell'Art, sia del Cipe, al piano di investimenti della società, in quanto è sulla base di esso che ci si potrà esprimere in maniera definitiva sulle tariffe e sui pedaggi. «Ci siamo ripromessi di proseguire in maniera veloce lungo il percorso già avviato, in modo tale da giungere nel più breve tempo possibile all'elaborazione del testo definitivo della convenzione per la concessione». (u.c.)















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