VERONA. Delle aziende viticole che in Italia hanno ottenuto la certificazione di sostenibilità certificata, ben 5626 sono le aziende trentine che la hanno ottenuta grazie al forte impegno di sostegno e regia del Consorzio di Tutela Vini del Trentino.

Ieri pomeriggio, nell’ambito del Vinitaly il Ministero delle Politiche Agricole ha organizzato un convegno sul tema mettendo al centro il caso Trentino.

E’ toccato al direttore del Consorzio Graziano Molon, presentare il progetto trentino ed i risultati raggiunti che ha definito un punto di partenza e non certo di arrivo: «Il nostro obiettivo è innanzi tutto quello di tutelare la salute del viticoltore per migliorarne la qualità della vita, e quindi l’ambiente anche in funzione turistica visto che oltre 6 milioni di ospiti arrivano in Trentino ogni anno. Ma non ci siamo limitati alla certificazione, abbiamo proseguito con un forte investimento sulla formazione dei viticoltori e sui controlli anche con la costruzione di un sistema informatico che servirà come strumento di controllo incrociando i dati con quelli dei quaderni di campagna che ogni viticoltore è obbligato a tenere aggiornato». Gli aspetti tecnici del progetto trentino SQNPI sono stati presentati dal tecnico della FEM, Gastone Dallago,

Nel contesto del Vinitaly è avvenuta la premiazione del concorso “Vini del Territorio “organizzato dal Centro Istruzione dell’Istituto Agrario di S. Michele, presente con il suo dirigente Marco Dalrì e collaboratori, e patrocinata da tutti i comuni della Rotaliana, Mezzocorona, Mezzolombardo, San Michele con il supporto delle due sezioni assoenologi del Trentino e dell’Alto Adige. Alla cerimonia di premiazione il presidente del CDA della FEM, Andrea Segrè ha ricordato come le 111 etichette di 55 cantine del Trentino Alto Adige in gara, abbiano avuto innanzi tutto una funzione didattica con l’ingresso nelle scuole. (c.b.)