ICT DAYS

Il guru Horowitt ai giovani: «Startupper, siete importanti»

TRENTO. “You matter!”, voi siete importanti. Questo lo slogan lanciato da Greg Horowitt ai giovani startupper, nel corso della conferenza "Progettare l'invisibile...", tenutasi ieri nell’ambito degli...


di Valentina Zeni


TRENTO. “You matter!”, voi siete importanti. Questo lo slogan lanciato da Greg Horowitt ai giovani startupper, nel corso della conferenza "Progettare l'invisibile...", tenutasi ieri nell’ambito degli “Ict Days-Orizzonti 2016”. Finanziatore di startup, consulente della Banca Mondiale e co-autore del bestseller “The Rainforest: the Secret to Building the Next Silicon Valley”, l’ospite più atteso, ha incantato una platea di addetti ai lavori, ma anche di curiosi, fornendo la sua personale ricetta per la creazione di un'azienda di successo. Gli ingredienti chiave? Aprirsi agli altri e ascoltare, credere in se stessi per essere credibili, avere il coraggio di sognare, ma soprattutto rompere le convenzioni. Horowitt non è sicuramente una persona formale: prima di cominciare a parlare si toglie la cravatta e racconta della sua laurea in biochimica, conseguita per fare contenti i genitori, che avrebbero preferito un figlio medico, di quella in musica, la sua vera passione, e di quella in economia, il “compromesso”. Dopo avere avviato una startup, diventa un investitore di capitali a rischio e la meta che ora si pone è quella dell’esportazione del modello della Silicon Valley, il principale polo tecnologico statunitense. Per spiegarsi utilizza la metafora della “rainforest”, l’intricata foresta pluviale: le startup sono, allo stesso modo, caotiche e casuali, ma in realtà collegate tra di loro, per rafforzarsi. Innovazione e crescita si realizzano tramite lo scambio di conoscenze: “Io ho un’idea, tu ne hai un’altra. Le condividiamo e così abbiamo due idee ciascuno”. Il Trentino, però, è già sulla strada giusta, come ha sottolineato dal “guru” delle startup. TechPeaks, l’”acceleratore di talenti” di TrentoRise, infatti, mette in contatto i protagonisti dell’innovazione in ambito tecnologico ed è uno strumento fondamentale per muoversi in questa direzione. Tra le startup ammesse al programma, anche Leevia, una piattaforma di “charity crowdfunding”. Il concetto, piuttosto complesso, può essere sintetizzato come una reinterpretazione della raccolta fondi nell'era digitale. “Ciò che ci differenzia dagli altri- spiega Francesco Mancino, il Ceo- è che chi sceglie di donare tramite Leevia non utilizza carte di credito, ma lo fa gratuitamente, tramite la condivisione di contenuti sui principali social network”. Sono le aziende, infatti, a contribuire economicamente, con un conseguente ritorno in termini di immagine. Dal mese prossimo la startup scenderà in campo con un nuovo progetto, realizzato con quattro organizzazioni no profit locali che si occupano di inserimento sociale dei ragazzi.













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