I due gemelli di Cimone i “re” delle limousine 

I giovani protagonisti. Enrico e Lorenzo Linardi con il padre portano avanti l’allevamento  di mucche che passano l’estate a malga Palazzo di Scanuppia e mangiano fieno di Cei


Carlo Bridi


Cimone. Chi non conosce la bella località di Cei con i suoi prati curati che danno all’ambiente una visione molto bella e sempre verde? Ebbene se i turisti possono godere di questo spettacolo il merito va anche all’unica famiglia di allevatori di Cimone: la famiglia Linardi, papà e due figli gemelli di 24 anni, Enrico e Lorenzo, che hanno scelto di portare avanti l’attività. I Linardi falciano in località Cei ben 600 mila metri quadrati di prati due volte all’anno e con il fieno prodotto alimentano una mandria di 100 capi fra vacche fattrici, vitelli e vitelloni. Tutti capi della razza limousine una razza francese specializzata nella produzione di un’ottima carne. Quindi siamo di fronte ad una delle poche aziende zootecniche specializzate nell’allevamento di vitelloni, nati e allevati in stalla. Ma attenzione siamo ben lontani dalle stalle dove questi capi vengono gonfiati per una crescita rapida, i Linardi portano tutta la mandria per gli oltre 3 mesi dell’estate sulla splendida malga Palazzo sulla Scanuppia, sopra Besenello a 1600 metri, un pascolo di oltre 80 ettari. Per il resto dell’anno ben 45 capi da ingrasso vengono allevati in un recinto con la sola protezione di una tettoia contro le intemperie per tutto il resto dell’anno. L’azienda non ha fatto la scelta biologica solo perché il macello dove mandano gli animali - a Pergine - non è abilitato biologico ma tutto il fieno viene prodotto in modo biologico e l’integrazione alimentare fatta con una miscela di orzo, avena e mais tutti Ogm free, certificati. «Sicuramente l’alimentazione come l’allevamento sono naturali e i nostri clienti che sono prevalentemente i gruppi di acquisto, apprezzano molto la nostra carne. Tutto il prodotto frutto dei vitelloni di 12- 15 mesi del peso di 300-350 kg, una volta macellati a Pergine, vengono riportati nel nostro laboratorio di Cimone dove le mezzene vengono lavorate - spiega Enrico - e tutti e tre siamo in grado di fare questa impegnativa attività con la necessaria professionalità. La vendita avviene a km zero, in confezioni di cinque kg nelle quali sono compresi pezzi di carne di tutte le parti dell’animale. I nostri clienti sono in larga parte della città di Trento e sobborghi, ma anche della Vallagarina, dell’Alto Garda. Le ordinazioni arrivano via WhatsApp, messaggio e il più classico telefono. La nostra - precisa Enrico - è in larga parte una clientela molto affezionata e le vendite vanno bene al punto che fatichiamo a soddisfare tutte le richieste, per questo puntiamo ad ampliare un po’ l’azienda per avere più prodotto da vendere».

Linardi ha una grande passione per l’allevamento in compenso ne ha poca per la scuola. Ha lasciato l’Agrario dopo un anno per dedicarsi all’azienda ed è uno dei pochi giovani incontrati che si è inserito senza chiedere il premio d’insediamento. Titolare dell’azienda è ancora il papà, lui e il fratello Lorenzo sono collaboratori, ma la gestione dell’azienda viene fatta in piena armonia fra tutti. Alla domanda se dopo nove anni sia pentito della scelta netta la risposta: «Assolutamente no anzi la rifarei subito anche se in certi momenti è dura». Enrico ha anche un sogno nel cassetto, quello di veder valorizzati meglio i prodotti trentini e fra questi la carne trentina. Parlando delle difficoltà le maggiori le individua nella pesantezza della burocrazia provinciale che fa perdere un sacco di tempo prezioso che viene sottratto all’azienda.

Linardi si ritaglia anche il tempo per l’impegno civile è consigliere di minoranza nel comune di Cimone, e il tempo lo trova anche per il suo hobby, la caccia («Quest’anno - dice orgoglioso - ho abbattuto un bel camoscio») ma anche per intessere relazioni fra i tre giovani di Cimone che hanno fatta la scelta eroica di rimanere a presidiare il territorio svolgendo l’attività agricola, la nostra considerazione che condividiamo è quella che abbiamo scelto una professione che comporta molti sacrifici ma ci dà anche belle soddisfazioni.

Sia lui che il fratello sono felicemente fidanzati.













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