Fumata bianca su Carige: Ccb ci mette 165 milioni 

Credito. Ieri cda a Trento di Cassa Centrale Banca: 65 milioni andranno all’aumento di capitale più altri 100 di sottoscrizione di nuove obbligazioni della banca ligure. Schiarita nei rapporti col Fitd


Luca Petermaier


Trento. Fumata bianca nel salvataggio di Banca Carige. Cassa Centrale Banca e il Fitd sarebbero vicini a un'intesa sul piano di rafforzamento patrimoniale dell'istituto ligure superando le divisioni che erano emerse ieri. È quanto si apprende da più fonti dopo che ieri a Trento si è tenuto un lunghissimo Consiglio di amministrazione di Cassa Centrale Banca. La nuova proposta di intervento Ccb, oggetto di serrate negoziazioni con il Fitd, dovrà ora passare all'esame degli organi del Fondo Interbancario di garanzia dei depositi.

In ossequio al patto di riservatezza - che impone alle parti l’assoluto riserbo finché l’intera operazione di salvataggio di Carige non sarà perfezionata - le notizie che filtrano dal cda di Cassa Centrale sono scarne e prive di ufficialità. Quello che pare assodato - stando ad alcune fonti e alle agenzie di stampa - è che Ccb avrebbe deliberato di sottoscrivere circa 100 milioni di bond tier 2 di Carige (così come pare intenzionato a fare il Credito sportivo) e di partecipare all’aumento di capitale con circa 65 milioni di euro, salendo a ridosso del 10% dell'istituto ligure.

Il piano di rafforzamento patrimoniale da 900 milioni di euro, di cui 200 di bond tier 2 e 700 di aumento di capitale, verrà quindi presentato alla Bce, che si attendeva entro fine mese progressi concreti e tangibili nella stesura di una rete di protezione attorno alla Cassa di Genova. Il termine è fissato per oggi, ma non si esclude che la Banca Centrale possa concedere una proroga.

All’inizio della prossima settimana si dovrebbero invece riunire il comitato di gestione e il consiglio del Fitd, per approvare gli interventi di competenza del fondo nella ricapitalizzazione e che consistono di fatto nella sottoscrizione sull'aumento di capitale da 700 milioni, nella parte non coperta da Ccb e dedotti i 313 milioni del bond subordinato che lo Schema Volontario ha deliberato di convertire in equity. Le posizioni del Fitd e di Cassa Centrale Banca si sarebbero avvicinate anche sulle condizioni della opzione call che permetterà alla holding delle Bcc di rilevare la quota del Fondo, ammorbidendo la richiesta di uno sconto del 90% e di un esercizio a quattro anni. In assenza di intoppi Carige dovrebbe convocare l’assemblea chiamata a deliberare sull'aumento di capitale, per il quale sarà necessario l'assenso della famiglia Malacalza.













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