Frutta, annata tra luci e ombre per le nostre Op 

Per Melinda e La Trentina stagione difficile a causa del meteo avverso, mitigata dai buoni prezzi del venduto. Risultati positivi invece per Sft e Cio Serene Star


di Carlo Bridi


TRENTO

Con l’assemblea de La Trentina di mercoledì, che ha approvato il bilancio all’unanimità, si sono concluse le assemblee di tutte le Op del Trentino, e si può tracciare un bilancio consultivo abbastanza preciso. Si tratta di un bilancio a tinte diverse: se per Melinda e La Trentina si sono registrate delle perdite produttive enormi, mitigate solo in parte dagli ottimi prezzi ottenuti per la poca produzione da tavola rimasta, la situazione della Op Cio Serene Star, è molto diversa, avendo registrato un calo di produzione molto contenuto ed i prezzi incassati sono stati più che sufficienti. Il fatturato è stato pari a 60 milioni. Altrettanto si può dire per la SFT, che sembra uscita dal periodo di turbolenza che ne ha contraddistinta la vita per gli ultimi anni, il bilancio l’altra sera è stato approvato all’unanimità, Da segnalare che questo consorzio ha imboccato decisamente la strada del biologico, prodotto particolarmente valorizzato dall’accordo per sette anni con la Op Apofruit di Cesena. Il fatturato per SFT è stato pari a 19 milioni con un aumento del 13% sull’esercizio precedente e - cosa importante - anche l’esposizione debitoria si è ridotta di tre milioni arrivando a 13, 4 milioni, grazie anche al pagamento dei primi due lotti di Aldeno Casa, per 5,2 milioni.

Interessante l’evoluzione del metodo di produzione: il prodotto (fra quello certificato e quello in fase di conversione) è pari al 53% della produzione, il 70% di questo è già biologico mentre il 15% è all’ultimo anno di conversione e il 15% al penultimo. Di conseguenza anche i risultati economici non sono mancati: il prezzo liquidato per le mele Golden di fondo valle bio hanno sfiorato l’euro al kg, per la Pink Lady biologica il prezzo è stato di 1,24 cent, per la Fuji 1,15, ma anche il prodotto ottenuto con il metodo dell’agricoltura integrata ha visto dei prezzi interessanti, per la Golden abbiamo sfiorato i 0,50 euro/kg, conclude il presidente Riccardo Forti.

Melinda ha superato il peggiore anno dalla sua nascita, fra gelate di aprile e grandinate estive, il prodotto da tavola ottenuto nell’anno 2017 si è notevolmente ridotto attestandosi sulle 120 mila tonnellate contro una produzione del 2016 pari a 440 mila tonnellate, alle quali va aggiunto la produzione di ciliegie e piccoli frutti per 1400 tonnellate, produzione superata quest’anno. Ottimo il prezzo liquidato in media alle cooperative socie: 0,58 euro a kg. Ma il fatturato totale è arrivato ad appena 77 milioni contro i 184 dell’esercizio precedente.

«Per la Trentina - afferma il presidente Rodolfo Brochetti - la produzione del 2017 è stata di appena il 25% di quella normale, inoltre su tutta l’asta dell’Adige abbiamo avuto forti grandinate, con un ulteriore deprezzamento della merce». Per quanto riguarda l’accordo con Melinda chiediamo se c’è stata soddisfazione: «Certo - afferma il presidente - ma ora anche questo accordo è superato dal fatto che tutta la nostra produzione come quella di Melinda è venduta direttamente da APOT che ha costituito al suo interno da qualche mese una sezione commerciale nella quale è confluito lo staff commerciale di Melinda per questioni legate alla regolamentazione comunitaria».

Il fatturato è stato di 28 milioni e 800 mila euro, compresi anche gli altri prodotti, la produzione complessiva di mele è stata di 174 quintali dei quali solo 54 mila per il consumo fresco e 120 mila da industria come grandinato. Il prezzo medio per le singole coop associate è stato: per l’integrato di 0,54 euro, per il prodotto in conversione 0,52 euro per le mele biologiche il prezzo media è stato di 1,06 euro a kg, con una resa media ad ettaro di oltre 40 mila euro.













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