ma calano anche gli occupati 

Disoccupazione giù: mai così da 10 anni

TRENTO. Cala la disoccupazione in Trentino. A settembre la percentuale di persone disoccupate è stata del 3,1 per cento, 2,5 punti percentuali in meno rispetto allo stesso mese dell'anno precedente....



TRENTO. Cala la disoccupazione in Trentino. A settembre la percentuale di persone disoccupate è stata del 3,1 per cento, 2,5 punti percentuali in meno rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. È il tasso di disoccupazione trimestrale più basso degli ultimi dieci anni: bisogna, infatti, andare al 2007 per trovare una percentuale migliore. Lo certifica l'Istat che ieri ha reso noti i dati sul Mercato del Lavoro relativi al 3° trimestre di quest'anno.

In valore assoluto il numero di disoccupati nella nostra provincia si ferma a quota 8mila.

In calo, però, anche il tasso di occupazione che si attesta al 69,5 per cento che si traduce in 2000 occupati in meno in valore assoluto.

Si riduce anche il tasso di attività, dal 73,3 al 71,8.

Guardando alla distribuzione per genere il tasso di disoccupazione cala maggiormente tra gli uomini, dal 4,3 per cento del 2017 al 2,7 per cento del settembre scorso. Il dato migliora comunque anche tra le donne passando dal 4,9 del 2017 al 3,9 per cento.

“Anche in questo trimestre l'Istat ci fornisce una fotografia positiva del mercato del lavoro locale – ammette il segretario della Cgil del Trentino -. Sono dati a cui guardiamo con grande attenzione e che dimostrano anche l'efficacia delle politiche del lavoro costruite in questi anni”.

Ianeselli sottolinea la necessità di continuare ad investire in questa direzione per sostenere la ripresa occupazionale in atto. “Non nascondo la preoccupazione per un certo rallentamento della nostra economia, che potrebbe avere effetti anche sull'occupazione. Anche per questa ragione è fondamentale continuare a investire su conoscenza, ricerca e politiche attive del lavoro”. Sul tasso di occupazione che si mantiene stabile Ianeselli aggiunge: “Questo è il dato più importante da monitorare e conferma che siamo di fronte ad un'economia che ha assorbito un buon numero di disoccupati”. Il segretario della Cgil indica anche le priorità per il futuro: “Al di là dei dati positivi – chiarisce – per noi resta fondamentale costruire condizioni di buon lavoro. In questo senso è ora di favorire la ripresa dei salari e lo si sta già facendo con la contrattazione integrativa.

«Quello che vediamo con un po' di preoccupazione - ha invece spiegato l’assessore Achille Spinelli - è il tasso di inattività. Un segnale che conferma la necessità di spingere con decisione sulle azioni capaci di stimolare la ricerca di un'occupazione passando attraverso un mix che vede nell'offerta, nella formazione e nella qualità i suoi capisaldi”













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