Mercatone Uno 

Demadonna: «Il Ministero garantisca i rimborsi»

Trento. «Nella vicenda Mercatone Uno non sono coinvolti solo i lavoratori, per i quali giustamente si stanno disponendo le dovute tutele, ma sono coinvolti anche migliaia di cittadini. Persone che...



Trento. «Nella vicenda Mercatone Uno non sono coinvolti solo i lavoratori, per i quali giustamente si stanno disponendo le dovute tutele, ma sono coinvolti anche migliaia di cittadini. Persone che come la signora Flora hanno versato acconti, oppure hanno pagato integralmente dei beni senza mai riceverli. Persone che non hanno alcun ruolo né colpa nella crisi aziendale e proprio per questo non possono pagarne le conseguenze. Anche per loro è necessario ed urgente predisporre delle misure tese a garantirne i diritti».

Così scrive Ferruccio Demadonna, presidente di Federconsumatori del Trentino, a seguito della storia - pubblicata l’altro giorno sul Trentino - di una pensionata di Trento che ha versato a Mercatone Uno una caparra di 441 euro, senza però mai ricevere i mobili acquistati. Una delle migliaia di consumatori che in tutta Italia sono rimasti travolti dal fallimento della catena di arredamento. «Per questo abbiamo sollecitato il Ministero - prosegue Demadonna - affinché si apra ad una discussione sulle procedure di rimborso o di garanzia di consegna delle merci acquistate».















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