Dall’università alle serre Fabio è tornato in famiglia 

Giovani protagonisti. Dopo qualche anno di studio a Padova, Capraro, 27 anni, ha preso le redini dell’azienda gestita dai genitori: 1.400 metri di piante da fiore ai piedi di Castel Telvana 


CARLO BRIDI


Borgo valsugana. Da studente universitario alla Facoltà di Agraria di Padova alle serre: è questa la scelta del giovane imprenditore di questa settimana, che ha abbandonato il corso di laurea dopo aver fatto diversi esami, per dedicarsi a tutto tondo all’azienda di famiglia.

Il personaggio

Parliamo di Fabio Capraro, 27 anni, che a Borgo Valsugana, sulle pendici ben esposte al sole della valle sotto Castel Telvana, gestisce con la famiglia un’azienda florovivaistica tutta sotto serra, con tre serre in vetro ed una in nylon, per un totale di 1400 metri quadrati. Spazi riscaldati, dove si coltivano tutte le piante da fiore annuali, partendo dalle viole a marzo fino ai crisantemi di ottobre ed agli alberi di Natale a dicembre.

Ma l’azienda Capraro ha anche generato occupazione per diverse persone: da marzo ad ottobre le persone assunte per i lavori della serra sono tre, mentre per il periodo che va da aprile a metà giugno vengono assunte altre quattro persone, che si occupano dell’altro ramo di attività dell’azienda, quello della realizzazione e manutenzione del verde, sia per enti pubblici che per privati. «Un’attività, questa - precisa Capraro - che merita di essere potenziata: le risposte dei clienti ci sono perché le nostre prestazioni sono altamente professionali».

Fabio, prima di iscriversi ad Agraria, aveva frequentato il liceo scientifico a Borgo e pertanto non ha la qualifica di imprenditore agricolo: per ottenerla, sta frequentando il corso biennale per giovani imprenditori agricoli organizzato dalla Fondazione Edmund Mach. Un corso che considera ben strutturato ed interessante per chi sceglie di fare l’imprenditore agricolo. In autunno, con il prossimo bando, presenterà anche la domanda per l’ottenimento del premio d’insediamento aziendale.

Il ruolo

Il suo ruolo in azienda è ben delineato: da una parte cura tutto l’ambito della coltivazione e dall’altra si occupa della contabilità aziendale. La parte commerciale è ancora in mano alla mamma, e funziona egregiamente perché il 90% delle vendite viene fatta direttamente al consumatore finale, mentre solo il rimanente 10% viene venduto ai grossisti.

Quando gli chiediamo come mai ha scelto di dedicarsi interamente all’attività di famiglia, la risposta è spiazzante: «Sono nato in una serra, e non ho mai avuti dubbi sul fatto che da grande avrei fatta questa professione». E prosegue: «Ormai, avendo 27 anni, sono impegnato in azienda da cinque anni: non mi sono mai pentito della scelta, anche se vi sono delle giornate storte come penso in tutte le professioni».

Ma le soddisfazioni sono molte e di conseguenza anche la passione è in crescendo e fa superare le difficoltà. Forte della sua sensibilità ambientale, avendo in programma la costruzione di nuove serre, non ha dubbi sul fatto che non saranno riscaldate con combustibili fossili ma con cippato e biomassa. «Ma anche l’uso della chimica in serra è molto ridotta, cerchiamo di sostituire i fitofarmaci con la natura», precisa Fabio. Alla domanda se ha mai pensato alla trasformazione dell’azienda in biologica, molto ragionata la risposta: «Sì, ho pensato al biologico, ma ho concluso che per un’attività come la nostra la scelta biologica non è molto importante visto che i trattamenti che siamo costretti a fare sono veramente pochi».

Un ragazzo pieno di idee e di iniziative, che ha anche qualche sogno nel cassetto: «Viaggiare, conoscere il mondo anche a fini professionali ma non solo, è una cosa che in tempi migliori quando l’azienda si sarà consolidata vorrei poter fare».Cosa dicono gli amici del fatto che ha abbandonata l’università, fra l’altro una specializzazione che le è molto utile per la sua professione? «Nel complesso la mia scelta è apprezzata perché venendo in azienda ci si rende conto di quanto sia interessante e con buone prospettive, ma c’è anche chi non condivide affatto la mia scelta così radicale». Capraro è impegnato anche nel mondo del volontariato: da 13 anni è membro del Corpo Volontari Vigili del Fuoco di Borgo e presidente dell’associazione Amici della montagna di Olle, che gestisce un bivacco in quota e cura i sentieri. E la montagna è anche il suo hobby, sia l’estate che l’inverno. Fabio è fidanzato con Federica, grande appassionata di piante, alla quale mancano 8 esami per la laurea in agraria.













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